Con sentenza n. 800 del 26 giugno 2017 la corte d'appello di Lecce, collegio giudicante presieduto dal dottor Riccardo Mele, ha messo la parola fine a un contezioso (risalente al 1996) che vedeva da una parte un confezionista di Martina Franca, dall'altra il Comune.
L'imprenditore lamentava di aver subito ingenti danni a seguito di allagamenti del pianoterra del proprio opificio industriale in conseguenza di precitazioni meteoriche.
Dopo una serie di giudizi, la Corte di Cassazione, con sentenza n. 10312/2012, accoglieva la tesi dell'imprenditore il quale, pur tentando di concludere lì la vicenda, a settembre dello stesso anno vedeva nuovamente resistere l'Amministrazione Comunale alla sua richiesta di risarcimento.
Si è arrivati così alla sentenza del mese scorso, pubblicata in data 27 luglio, dove l'imprenditore, difeso dagli avvocati Giuseppe Russo e Giuseppe Astolfi, vede riconosicuti i propri diritti, mentre il Comune di Martina Franca viene condannato a pagare: 218.318,59 euro oltre interessi e rivalutazione per i danni addebitati (da calcolare dal 1996 a oggi), circa 40.000 euro di spese legali oltre a quelle relative alle consulenze tecniche d'ufficio.
C'è da chiedersi ora se a settembre 2012, alla luce della sentenza della Cassazione (che non è il giudice di Forum), non provare a trovare un accordo resistendo nuovamente in giudizio, sia stata una mossa lungimiramnte o solo un azzardo che peserà e non poco sulle casse comunali.
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