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Peccato quei carri ispirati ai circhi

Pubblicato da: Categoria: LA MIA TAZZA VEGANA

18
FEB
2016
Il carnevale è appena passato, lasciandoci – oltre ai coriandoli e al divertimento – anche una piccola amarezza: le allegorie a un circo vecchio stile, tutto frustini e gabbie
 
A Carnevale ogni scherzo vale. Un tripudio di colori e volti sorridenti, maschere e bambini cicciottelli che fanno tanta simpatia. Un po' meno simpatici sono invece i coriandoli lanciati addosso, incastrandosi nei ricci e pure un tantino poco simpatica è la schiuma che il tredicenne ti spruzza sul cappotto. Ma dicevamo, a Carnevale ogni scherzo vale. In questo giorno tutte le marachelle trovano giustificazione, sia di grandi che di bambini. 
 
Lo si festeggia in tutti i modi. Le tradizioni sono tante. In Spagna ci diverte a colpi di caramelle, ad Ivrea, in provincia di Torino c’è la battaglia delle arance. Tradizioni poco sostenibili potremmo affermare, si tratta di cibo che assume una funzione differente rispetto a quella tipica di alimentare. Quante fresche spremute e quanti plumcake avremmo potuto fare con quelle arance! Tradizioni sì, spreco no. 
Una tradizione meno sprecona sono i carri allegorici di Putignano, che sfilano festosi e sfarzosi per le vie della città, attirando turisti da ogni dove. Castellaneta, nella provincia di Taranto, quest’anno non è voluta essere da meno e ha puntato anch’essa sul divertimento dei carri lungo le strade della sua città. Ahimè però, ha fatto un passo falso. Carri ispirati al mondo del circo: leoni e domatori, elefanti e scimmiette. L’intento, a loro parere, era di omaggiare il circo “Metafora della vita, (…) con il tendone accogliente e caldo come l’abbraccio di una madre”. Un circo alternativo (sempre a parer loro) dove tutto è possibile, dove è il coniglio a tirar fuori dal cilindro un prestigiatore e dove i ruoli possono invertirsi. Fine nobile, se non fosse che il messaggio, con molta probabilità, non è stato ben colto vista la reazione di protesta delle associazioni animaliste. 
Dov’è il circo senza animali che associazioni animaliste e cittadini chiedono tanto a gran voce? Il circo con frustini e gabbie non piace più a nessuno. E certamente un carro ispirato ad un circo “old style”, primordiale direi, non è educativo per niente. Proporre un circo in cui fossero stati presenti solo clown, funamboli ed equilibristi ed escludendo del tutto gli animali avrebbe destato maggiore scalpore, il bambino avrebbe chiesto dove fossero andati i leoni e i conigli e il genitore avrebbe risposto che erano rimasti a casa loro, nella natura. L’unica cosa credibile pare essere stato il leone con le sembianze femminili (e gonfiate) di Moira Orfei. 
Stare al passo coi tempi significa anche non aspettare che dall’alto scenda una legge che ci debba dire cosa fare e cosa non fare; significa al contrario guardare oltre il nostro naso e vedere con le nostre emozioni. Sappiamo che il circo che sfrutta animali non è giusto per nessuno, soprattutto per le povere creature sottratte alla natura, allora evitiamo di prendere i biglietti ingresso-omaggio che ci regalano ai semafori, spendiamo una parola in più per spiegare ai più piccoli (e ai grandi) il perché del vostro dissenso. 
Siate fieri di dissentire, siate orgogliosi di alzare la testa e schierarvi dalla parte di chi non ha voce. 
Anche a Carnevale, perché non è vero che ogni scherzo vale. 
 
TORTA DI MELE “FRANCESCA”
 
A molti l’idea di ritrovare pezzetti morbidi di mela nell’impasto proprio non piace, questa ricetta leggera ideale per la prima colazione sarà perfetta per ogni palato. 
 
INGREDIENTI
 
•2 mele
•1 limone biologico
•1 tazza di farina integrale (o farro, kamut)
•1/2 tazza di zucchero di canna
•1 bustina di lievito vanigliato
•1/2 bicchiere di olio di semi di girasole
•1 pizzico di sale e zenzero
•latte vegetale q.b
 
 
In un frullatore, frullare le mele (dopo averle lavate e private della buccia e del torsolo). In un robot da cucina unire la purea di mele allo zucchero e alla buccia grattugiata del limone e cominciare a mischiare.
 
Unire ora la farina e il lievito, il pizzico di sale e di zenzero. 
 
Aggiungere mezzo bicchiere di olio di semi e, continuando ad impastare, aggiungere il latte vegetale a filo, fino ad ottenere un composto morbido, ma non liquido.
 
Foderare con carta forno uno stampo tondo e versare il composto. Decorare la base superiore con delle fettine di mela e infornare a 180° per 25 minuti forno ventilato.
 


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