C’è chi contesta i dettami della religione che sostiene di professare. Ma è possibile personalizzare i contenuti di un credo?
Molti figli di questo secolo chiedono a gran voce un ammodernamento della morale cattolica. In particolare vorrebbero che la Chiesa ammorbidisse le sue posizioni in merito ai temi della sessualità e della famiglia, per superare l’attuale bigottismo e riscoprire l’autentico messaggio cristiano di amore e perdono.
Se da un canto essi riconoscono in pieno l’innegabile validità della morale altruistica, contenuta nel precetto evangelico «ama il prossimo tuo come te stesso»; dall’altro disconoscono e rigettano gran parte della morale sessuale, fondata, come ben sappiamo, su doveri ben precisi, che vengono trasmessi e interiorizzati nel corso dell’educazione cattolica, tanto che in una persona così cresciuta il solo pensiero di trasgredirli può innescare, anche in assenza di una condanna esterna, un meccanismo punitivo intrapsichico, inflitto dal timore martellante di poter perdere la considerazione del Padre (in senso lato) e della propria comunità.
Pertanto i credenti di cui stiamo parlando, nel tentativo di eludere tale senso di colpa, per non ammettere a loro stessi quella che reputano essere una condizione di “peccatori impenitenti” – dacché non intendono pentirsi, chiedere perdono e correggere una condotta difforme rispetto a quella che la Chiesa raccomanda – si sono convinti di poter essere riammessi nella Casa del Padre attraverso l’abrogazione di quei comandamenti da loro finora trasgrediti: rifiutano, paradossalmente, di accettare quella Legge in cui credono e per cui si tormentano; ed esigono, ancor più paradossalmente, che sia Essa – divina, eterna e immutabile! – a doversi adattare a quelle fattispecie che di fatto, pur sanzionando, perdona.
Ma, nell’attesa di un’improbabile depenalizzazione (che renderebbe poco credibile la Chiesa sul fronte della coerenza dottrinale), a questi non resta che scegliere se continuare a vivere nel peccato (cattolicamente perdonabile!) o se abbracciare una fede cristiana tutta particolare, dove al di fuori della Chiesa avrebbero modo di riconciliarsi col Padre interpretandone il messaggio come a loro sembra più giusto.