L’ennesimo legno colpito in stagione costringe il Martina al pareggio contro un’Ischia ormai alle corde. Ora due trasferte in Campania attendono i biancoazzurri, ancora alla ricerca del primo goal lontano dal “Tursi”.
Il lato positivo della partita contro l’Ischia è che un Martina falcidiato dalle assenze ha messo sotto una formazione che se ne frega della media dei 24 e mezzo e ha una rosa che ambisce ai primi posti in classifica. Si dirà che gli isolani hanno giocato in 10 per tutto il secondo tempo, ma una formazione così forte ed esperta non può nascondersi dietro l’uomo in meno se di fronte c’è un 11 composto da ventenni o poco più, ancora ai primi approcci con il calcio professionistico.
Un’altra componente positiva è la tenuta atletica. Sabato pomeriggio il terreno di gioco del “Tursi”, celato sotto la doratura verde dell’erba, era fangoso a causa delle piogge cadute in settimana, e l’effetto sulle gambe era quello di una gigantesca ventosa che incollava le gambe al suolo. Eppure i biancoazzurri hanno corso fino al 95esimo, provando e riprovando a conquistare i tre punti, riuscendo a strappare solo un pareggio. Finalmente anche il pubblico di Truibuna e Gradinata si è accorto della cosa e dopo tanto tempo si sono riascoltati quei “Martina – Martina” che da soli spingono le gambe dei giocatori.
Rassicurante anche il dopo-partita in sala stampa, quando il presidente Muschio davanti ai taccuini ha difeso l’operato di Bocchini e colleghi e ha promesso i giusti interventi sulla rosa nel mercato di gennaio. Nella stessa sala stampa modello chalet si sono espressi Salustri e Cimino, per due giornate allenatore in panchina. Il primo ha interrotto la domanda di un giornalista con un lapidario: “Noi ci crediamo ogni secondo della settimana”, segno che la voglia di risalire c’è ed è tanta. Il secondo, dopo aver fatto i complimenti alla squadra ha toccato il vero unico aspetto negativo della gara: il non aver fatto bottino pieno per colpa di pali, centimetri, zolle, deviazioni fortuite, fili d’erba e ogni altra componente che impedisce alla sfera di entrare. Roba da far impallidire l’Esorcista. Dopo le due (si due!) traverse di Melfi, ci ha pensato Provenzano a cogliere il legno di giornata; quando già i tifosi cercavano l’abbraccio del compagno accanto, la sfera torna in campo e viene spazzata via. “La dea bendata ci risarcirà” dice Cimino con ottimismo.
La cosa, detta da un ex portiere, assume maggior valore. Il problema è che di tempo per attendere il risarcimento non ne è rimasto tanto. La classifica comincia a sgranarsi e quelle là sotto hanno cominciato a fare punti. Ma, lo si consenta, se il Tuttocuoio è al terzo posto dopo tre vittorie e un pareggio (a Martina, ndr), perché il Martina non dovrebbe crederci? L’impressione è che la truppa martinese serva una serie di risultati per sbloccarsi psicologicamente. Magari, perché no, a partire dalle prossime due trasferte.
A Sorrento saranno ancora fuori Bocchini e Calabrese (ultima di squalifica), Petrilli e Salvatori (penultima) e Zammuto (una da scontare). Mentre torneranno Dispoto e De Lucia (squalifica scontata); forse Leuci (il fermo medico è scaduto martedì) e Di Lauri, a cui la pubalgia non da mai tregua.