A qualche settimana dalla prenotazione di un posto nella prossima LegaPro, è l’Amministratore Delegato del Martina a illustrarci le novità in casa biancazzurra, tra la costituzione della nuova società e la “grana” Tursi
Un’intera città attende trepidante la nascita dell’As Martina Franca 1947. Una passione, quella biancazzurra, che non si attenua con il caldo dei mesi estivi. Anzi, si alimenta: specie se il “bottino stagionale” e imminente palcoscenico si chiama LegaPro. Ad aprirci le porte del proprio ufficio è Nino Petrosino che ci spiega, con dovizia di dettagli, la situazione in casa Martina.
Signor Petrosino, a che punto è la costituzione del nuovo organo societario?
«L’ufficialità arriverà a breve: è una questione di ore. Come noto, abbiamo presentato tutto l’occorrente per la costituzione del nuovo organo societario circa una decina di giorni fa e ora stiamo aspettando l’ok da parte del notaio, ma ci siamo».
Un nome che rievoca pagine importanti della storia del calcio martinese.
«Proprio così. Si è deciso di confermare il nome completo della nostra città e di ritornare allo storico A.S. inglobando, inoltre, l’anno 1947, data di nascita della storia calcistica martinese per mano del compianto Giuseppe Domenico Tursi».
Ci anticipa qualche novità dell’assetto societario?
«Non ci saranno particolari novità rispetto al gruppo di imprenditori che hanno riportato il Martina tra i professionisti. Gente che ha investito molto nel progetto negli ultimi anni e che ha rinnovato il proprio impegno economico in vista di nuovi obiettivi».
La “grana” Tursi non ci voleva. Che tipo di intesa è stata raggiunta con il nuovo sindaco Ancona per quanto riguarda i lavori da completare per esser certi dell’iscrizione in LegaPro?
«Il sindaco Ancona, sin dal suo insediamento, ha mostrato la massima disponibilità e tale aspetto non può che rendermi soddisfatto. La volontà di risolvere la situazione c’è, ma è il lato burocratico e i tempi ristrettissimi a frenare il corso dei lavori: non dimentichiamo che la Federazione ci ha comunicato le prescrizioni a cui attenerci solo lo scorso 28 maggio. Con la nuova Amministrazione si è creata un’ottima sinergia e le risposte sono giunte prontamente. Alcuni lavori di adeguamento sono di tipo strutturale e spettano al Comune; il sindaco Ancona si è impegnato a dar subito il via ai lavori. Noi daremo il nostro contributo in termini di mezzi e operai, qualora l’Amministrazione non dovesse farcela a sostenere il sacrificio economico».
Quali sono i lavori di cui necessita nel breve periodo lo stadio Tursi?
«L’elenco è fitto e interessa più settori dello stadio. È necessario creare due stanze: una per l’antidoping, l’altra per poter organizzare conferenze stampa. Il settore “panchine” dovrà esser ripristinato prevedendo un nuovo spazio da dedicare al quarto uomo; c’è da adeguare l’estensione in lunghezza del manto erboso (al momento eccede di 3 metri, ndr); ci saranno alcuni lavori di manutenzione straordinaria: la numerazione dei posti nelle tribune e nel settore ospiti, oltre che una nuova rete protettiva per la curva. Inoltre dovrà esser installata una rete adsl per favorire il lavoro dei giornalisti e degli addetti al botteghino. Non si tratta di lavori costosi, ma certamente richiedono tempo. Si tratta di una vera corsa contro il tempo».
Qualora non si dovessero portare a termine i lavori di adeguamento, cosa rischia il Martina?
«Rischierebbe di dover disputare le gare casalinghe in un campo idoneo che rispetti a pieno i dettami della federazione. Lascio immaginare il sacrificio economico che andrebbe a sopportare la società, considerata anche la scarsità di strutture idonee per affrontare un campionato professionistico come quello di Seconda Divisione. Denaro prezioso che potrebbe essere benissimo investito per potenziare la rosa».
L’Erasmo Jacovone di Taranto potrebbe fare al caso del Martina?
«Taranto è un’opzione da escludere. Come detto, non ci sono molte alternative: abbiamo fatto una richiesta di disponibilità per lo Stadio “San Nicola” di Bari e stiamo attendendo una risposta che dovrebbe arrivare in questi giorni, ma non credo ci siano problemi. Mi auguro, ovviamente, che questa evenienza non si verifichi».
Si sente di poter rassicurare i tifosi biancazzurri?
«Ai tifosi dico che noi, come dirigenza, stiamo facendo il possibile affinché lo stadio Tursi sia agibile in tempo utile. Il nostro impegno è incessante, ma stiamo facendo i conti con tempi molto ristretti. Dobbiamo avere fiducia».
Passiamo al calcio giocato. Dopo quattro promozioni conquistate sul campo, che tipo di campionato dobbiamo aspettarci dal Martina?
«Si lavorerà per allestire una squadra capace di disputare un campionato all’avanguardia. Un modo di pensare e agire che anima questa dirigenza sin dal suo insediamento e che finora ha portato i suoi frutti. Sarà fatto il possibile per ben figurare tra i professionisti, questo è fuor di dubbio. Nulla sarà intentato, non ci tireremo indietro a ciò che di buono si potrà fare per la società».
È ancora presto per parlare di conferme per la prossima stagione?
«Per poter avere novità di questo genere bisognerà attendere la prima riunione del nuovo direttivo. Verranno prese le decisioni inerenti lo staff tecnico e la rosa».
Lo stesso discorso vale per la sede del pre ritiro?
«Stiamo vagliando diverse ipotesi ma sarà il nuovo tecnico a decidere, di concerto con il proprio staff, l’opzione migliore. Vogliamo essere pronti per il nostro primo impegno ufficiale di metà agosto in Tim Cup».
Dalle sue parole, non appare scontata la conferma di mister Bitetto.
«Nulla è da escludere. Le decisioni, ripeto, verranno prese quando ci metteremo a tavolino per delineare il Martina che verrà».