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Fratelli de… Lecce

Pubblicato da: Categoria: SPORT

4
APR
2014
Entrambi in prestito al Martina dal club salentino, condividono la stessa stanza in ritiro. Stessa età, fisico statuario e stessa filosofia: “non abbiamo idoli”. Giocano insieme da quattro anni e dopo Facundo Lescano, sono i più giovani della rosa di prima squadra dell’As Martina. Sedrick Kalombo e Marco Bleve si raccontano a MartinaSport.it
 
Sedrick, 19 anni da poco, è nato a Fano da genitori congolesi. Suo padre e suo zio sono stati pugili in Italia; lui ha preferito il calcio, e il piacere della lettura… Il suo nome si dovrebbe scrivere con la “C”, ma qualche funzionario dell’anagrafe fu un po’ troppo zelante.
Marco, 19 anni a ottobre, salentino di San Cesarea si cimenta prima nel nuoto, poi grazie al padre conosce il calcio, e la porta, e se ne innamora. Fuori dal campo per lui c’è solo la fidanzata, che spera presto di sposare.
 
Ragazzi, luogo e data di nascita:
S.: Sono nato a Fano nelle Marche l’8 febbraio 1995;
M.: A San Cesarea il 18 ottobre 1995;
 
Dove avete iniziato a giocare a pallone?
S.: Ho cominciato in una scuola calcio di Fano, poi a 11 anni sono passato al Rimini. Quando è fallita questa società sono passato al Lecce, dove ho militato per 4 anni prima di venire qui.
M.: Io ho cominciato a fare piscina. Dopo un anno ho iniziato a giocare in una scuola calcio di Lecce e nemmeno finito l’anno mi ha chiamato il Lecce per un provino e mi hanno preso. 
 
In che ruolo avete cominciato a giocare?
S.: Io ho iniziato come punta, poi a poco a poco ho iniziato a ricoprire altri ruoli fino a quello attuale di terzino. 
M.: Io ho giocato sempre in porta, ma mi piacerebbe il ruolo di esterno alto (ride…). E’ stato mio padre a insegnarmi a giocare in porta. Lui era portiere, ma è stato un po’ sfortunato con la carriera.
 
Chi è il vostro idolo?
S.: Non ce l’ho un idolo. Un campione che mi piace è Van Basten. Anche se ha smesso prima che io nascessi ho guardato i suoi video e per me è un esempio. Di quelli in attività mi piace Kakà, anche perché sono milanista.
M.: Neanche io ho idoli. Cerco di trarre spunto da tutti i professionisti in attività. Quello che apprezzo di più è il portiere della Nazionale Gigi Buffon. 
 
Nella vostra giovane carriera vi sentite di ringraziare qualcuno in particolare?
S.: Si, il mister che ho avuto a Rimini, Fabrizio Fabbri, e quello di Lecce dello scorso anno, Toma.
M.: Anch’io Toma, perché è stato lui a farmi esordire in Primavera quando ancora avevo 15 anni, e l’anno scorso il prima squadra.
 
Anche se siete molto giovani state dando un importante contributo alla causa. Come vivete questo momento sportivo col Martina?
S.: Sono molto tranquillo. Inutile farsi prendere dalla frenesia. Basta dare sempre il massimo e i risultati poi vengono.
M.: Si, tranquillamente. Se sia il Martina che il Lecce dovessero vincere i loro campionati sarebbe una stagione perfetta, eccezionale. Poi avere due compagni come Nicola e Checco è molto stimolante. 
 
Fuori dal campo che interessi avete?
S.: A me piace leggere. Avevo un allenatore che mi diceva sempre: “leggi i libri, leggi i libri”. Così ho iniziato. Mi piacciono i romanzi. Ora sto leggendo “Angeli e demoni” di Dan Brown.
M.: Quando sono fuori dal campo mi piace passare il tempo con la mia ragazza. Vi sposerete? (Ride) Lo spero.
Grazie e in bocca al lupo.
 


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