La DueEsse Basket si prepara alla gara casalinga di domenica prossima quando, al Pala Wojtyla, arrriverà il Monteroni di Mocavero. "L'aria che tira" nel team di coach Russo ce la fa conoscere l'ufficio stampa bluarancio con un'intervista a Santiago "Tato" Bruno.
Sconfitta ancora una volta agro-dolce per
Ciao Tato, come te la cavi con l’italiano?
Dopo queste domande ci sto ripensando! (risata ndr)
Avete sfiorato “l’impresa” sul campo della capolista Agropoli. Sei rimasto sorpreso dalla prestazione della squadra?
No, perché sappiamo dove possiamo arrivare e siamo consapevoli che ce la possiamo giocare contro tutti, a patto di rimanere uniti e compatti.
Cosa non ha funzionato, nonostante le ottime percentuali al tiro?
Sicuramente abbiamo sbagliato qualcosa in difesa.
Hai tirato con un 4 su 8 da 3, per un totale di 22 punti. Ti senti sempre più il cecchino di questa squadra?
No no, cerco di fare sempre il meglio per la squadra.
Sei l’unico ad essere andato sempre in “doppia cifra” fino ad ora. Ti aspettavi delle prestazioni simili?
No, ma mi fanno piacere e per questo spero di continuare così.
Questa è la tua prima stagione ad alti livelli. Quanti e quali margini di miglioramento puoi avere?
Penso tanti, ma per migliorare devo lavorare sodo in palestra seguendo le indicazioni del coach.
Ti chiamano “Tato” perché?
Me lo ha dato il mio fratello maggiore, ma senza alcun motivo!
Ci sono 3 argentini nel roster: tu, il capitano Dimarco e Marchisio. Questo può agevolare l’amalgama di squadra?
Avere giocatori argentini in squadra sicuramente mi rende le cose più semplici e ci agevola come gruppo.
Come ti trovi a Martina?
Benissimo! Ho trovate un bellissimo ambiente, sia come città che come società.
Quali sono i consigli di coach Russo per spingerti a migliorare?
Leggere meglio le singole situazioni in partita, dal punto di vista offensivo e soprattutto difensivo.
Domenica arriva la MD Monteroni, a pari punti in classifica con la DueEsse. È l’avversario giusto per ritornare a vincere?
Sicuramente, ma dovremo essere bravi e concentrati visto che l’avversario sarà determinato come noi e quindi difficile da affrontare. Però vogliamo la vittoria, soprattutto perché giochiamo davanti al nostro pubblico.