Il Team Manager della Valle d’Itria Basket Martina analizza la situazione in casa blu arancio e con ottimismo afferma: “Solo un incidente di percorso”. Occasione di ripresa già domenica prossima nel derby del PalaWojtyla contro Francavilla
“È stato solo un incidente di percorso, possiamo ricominciare il nostro percorso da dove è stato interrotto”. Enzo Liuzzi, team manager della Valle d’Itria Basket Martina è più che convinto: “La squadra c’è e presto, anzi subito, a partire dal derby contro Francavilla, tornerà ad essere la guerrigliera di inizio campionato”. Nel corso della settimana si sono svolti due incontri con la società e con il Patron Stefano Scatigna, il quale ha voluto incontrare la squadra per esaminare il momento e capire le difficoltà che hanno portato alla prestazione di domenica scorsa. “L’incontro con il nostro patron è stato un atto dovuto, il signor Scatigna e la sua famiglia sono molto vicini ai ragazzi e sono convinto che questo sia servito per dare una carica in più. Giustamente aveva bisogno di risposte, che i ragazzi hanno saputo dare, ma che, di più, daranno sul campo con lavoro e sacrificio, così come hanno sempre fatto”. Nessun problema, quindi, se non “qualche giornata storta – ha affermato Liuzzi – che può capitare e, purtroppo, domenica è capitato a quasi tutti contemporaneamente”. Per il ruolo che ricopre in società, ma anche umano, Enzo Liuzzi è la figura più vicina allo “spogliatoio” e a giusta ragione ha confermato il grande affiatamento tra i ragazzi. Ognuno con la sua personalità, la sua storia personale, ma che hanno trovato il piacere di stare insieme, fuori e dentro il campo. “È un gruppo meraviglioso, nato dal nulla ma che ha già raggiunto una buona alchimia, in campo e fuori. Nonostante vivano in case diverse, spesso si riuniscono in un luogo per pranzare e cenare insieme, e a volte mi capita di stare con loro. Sono tutti ragazzi estremamente educati, qualcuno più “folle”, ma tutti con grande spirito di abnegazione. Certo è che ora devono farsi carico dei propri errori e rimediare continuando a lavorare sodo e con delle prestazioni belle da vedere”. Sotto la guida attenta e preparata di coach Russo e del suo staff. “Non facciamoci ingannare dalla carta d’identità del gruppo. Parliamo di gente, si giovane, ma molto preparata. Coach Russo ha una grande maturità sportiva e preparazione eccelsa, coadiuvato dai suoi assistenti allo stesso modo qualificati. Prepara le partite in modo certosino, insieme al suo staff, senza tralasciare nessuno dettaglio, senza lasciare nulla a caso”. Domenica al PalaWojtyla ci sarà un altro derby importante, una gara dove nessuno vorrà sbagliare, la DueEsse dovrà rendere, ancora una volta, il palazzetto un bunker inviolabile. Ripartendo, quindi, da dove? “Solo da se stesso, grazie a Dio non abbiamo sentimenti di rivincita verso nessuno. Siamo fermamente convinti del nostro progetto e combattiamo solo per quello.” Anche per dimostrare che, quanto visto fino alla superba prestazione di Agropoli non è un fuoco di paglia. “Le giornate nere possono capitare, a Taranto, nonostante non avessimo giocato bene, avremmo potuto vincere anche di un punto. Ma a volte quando il ferro decide di sputare ogni pallone, non c’è nulla da fare. Nello sport ci sta tutto e il basket è imprevedibile. Sono sicuro che ritroveremo la verve che ci appartiene”. Il pubblico, nonostante l’amarezza, ha reagito più che bene, dimostrando grande attaccamento. “Hanno scritto un post sui social network, mi ha lasciato a bocca aperta. Nonostante la sconfitta erano ancora lì a sostenerci, e io ho risposto - non so se vi meritiamo ma ripartiremo da voi per la ricominciare a giocare come abbiamo fatto. Chiediamo ai tifosi di continuare a starci vicino, sempre”. Suo padre Andrea Liuzzi è stato presidente del Martina negli anni 70’ e, Enzo Liuzzi è vicino al mondo cestistico dal 1969, quando iniziò a giocare nel famoso “foro Boario”: poi un lungo periodo vissuto tra allenatore, assistente, dirigente; una sosta per motivi di lavoro, fino a luglio scorso quando il presidente Marcello Schiavone lo ha chiamato a bordo della sua nave. Ed ha accettato senza esitazione, credendo nel progetto Valle d’Itria. “E’ un progetto lungimirante che mi entusiasma, si lavora ogni giorno con gente animata da grande passione e poi, come si fa a dire di no a Marcello”.