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Giuseppe Gambino/CONTINUIAMO COSÌ

Pubblicato da: Categoria: SPORT

19
OTT
2012

 

Alla vigilia della gara contro il Fondi, in programma domenica 21 ottobre (ore 15), è l’attaccante del Martina a parlare: “Il tridente con Del Core e Anaclerio? E perché no, nel calcio tutto è possibile"
 
La vittoria contro il Melfi, di domenica 14 ottobre, ha riportato sulla giusta strada i biancazzurri guidati da mister Giuseppe Di Meo, al quarto successo (su quattro) al “Tursi” in questa stagione. Tre punti importanti per continuare in maniera positiva il cammino nel campionato di Seconda Divisione, confermando che il passo falso di Chieti è ormai alle spalle. L’avversario lucano non ha regalato nulla al Martina, che ha dovuto avvicinarsi più volte alla rete prima di trovare la marcatura di Giuseppe Gambino, al terzo sigillo consecutivo in tre gare. Nell’intervista che segue, il bomber agrigentino racconta l’attesa per i primi gol con la maglia biancazzurra e ha una convinzione: «Al “Tursi” - che sia Fondi o Aprilia – noi dobbiamo sentirci i più forti di tutti».
Il Martina di Di Meo è tornato al successo tra le mura amiche contro il Melfi, dopo la sconfitta in terra abruzzese, rimediata una settimana prima contro il Chieti. Gambino, qual è lo stato d’animo dello spogliatoio martinese?
«Lo stato d'animo è quello di una squadra in salute e di un gran bel gruppo, poi è normale che le vittorie portano serenità. La sconfitta contro il Chieti è stato solo uno scivolone, tutto qua».
Contro il giovanissimo Melfi (solo due over 18) la sua terza rete in campionato, decisiva per le sorti del match e per la conquista dell’intera posta in palio. È più sereno dopo aver trovato la via del gol e la continuità necessaria?
«Lo ero già prima, mi mancava solo la condizione fisica. Mi conosco bene e so che appena entro in condizione il resto vien da sé».
Come ha vissuto l’attesa del primo gol in biancazzurro e che emozione le dà segnare con la maglia del Martina?
«Per un attaccante l’attesa della prima rete stagionale è sempre eccitante perché non vedi l’ora di aprire le braccia verso i tuoi nuovi tifosi, e averlo fatto è stato una gioia immensa…».
Domenica 21 ottobre (ore 15) di scena al “Tursi” il match contro il Fondi, fanalino di coda del girone. Che avversario si attende? 
«Mi aspetto un Fondi “arrabbiato” e pronto a difendersi con tutti gli uomini dietro la palla, nella speranza di trovare un’occasione in contropiede o su calcio piazzato».
Quali insidie porterà con sé la squadra laziale in Valle d’Itria?
«Noi giochiamo in casa, pertanto - che sia Fondi o Aprilia – qui noi dobbiamo sentirci i più forti di tutti».
A guidare la graduatoria del campionato di Seconda Divisione un’altra laziale: l’Aprilia. Crede che la classifica stia rispecchiando pienamente il valore delle squadre che compongono il girone?
«L’Aprilia capolista non mi stupisce affatto. Si tratta di una squadra giovane, ma con tanta voglia di arrivare a fare qualcosa di importante. Nel calcio non sempre vincono i più forti, ma chi ha più fame di arrivare. Mancano all’appello L’Aquila e la Salernitana, ma credo che verranno fuori, considerato che sulla carta sono le più forti».
In cosa deve migliorare ancora questo Martina?
«Di migliorare non si finisce mai. Forse dobbiamo avere maggiore consapevolezza nei nostri mezzi. Dobbiamo essere più convinti delle nostre capacità».
Crede sia possibile un tridente con Anaclerio e Del Core? 
«Nel calcio è tutto possibile. Sicuramente ci sarà l’occasione per mister Di Meo di schierarci contemporaneamente».
In conclusione, quale messaggio vorrebbe mandare ai tifosi del Martina?
«Nel calcio non c’è nulla di scontato, ma vorrei invitare i tifosi a starci accanto, così come hanno fatto finora. Con il loro incitamento, sapremo dare il massimo e – insieme – ci toglieremo qualche soddisfazione».


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