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BARBARIE?

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

7
FEB
2014
Da alcuni giorni vi è un sostantivo femminile che ha conquistato le prime pagine dei giornali, scritti e parlati, e sta riempiendo la bocca a commentatori e politici di ogni orientamento. A scatenare questa vera e propria orgia, manco a dirlo, è stato il guitto genovese e l’armata Brancaleone dei suoi Parlamentari che hanno indirizzato le loro volgarità verso la Presidente della Camera e verso alcuni giornalisti che non hanno la loro stessa volgarità intellettuale. Che una mandria di pecoroni, incapaci di un pur minimo pensiero autonomo, stesse per bivaccare nel nostro Parlamento è cosa che ho scritto in tempi non sospetti subito dopo l’esito delle nefaste elezioni dello scorso anno, ma speravo che non si arrivasse alla truculenza squadrista del linguaggio. La Presidente Boldrini non è persona che susciti in me sentimenti benevoli, non condivido nulla delle sue idee e non mi piace il suo modo di gestire i lavori della Camera, ma a nessuno può essere consentito di oltraggiare la sua sfera umana e sessuale perché questo si configura come uno “stupro”, ed in questo sono d’accordo con la Boldrini. Ma in tutta questa vicenda quel che mi ha dato un grande senso di fastidio è stato ascoltare il Presidente Letta parlare di barbarie. Se andiamo a rileggere cosa il dizionario definisce barbarie, troviamo certamente l’arretratezza culturale e l’inciviltà ma anche l’azione efferata, la crudeltà, la ferocia. E qui Presidente Letta non ci sta più che lei dia patenti di barbarie a chicchessia. Lei è il Presidente del Consiglio di un Paese che vive il dramma di otto milioni di cittadini che vivono al di sotto della soglia di povertà. Questa è barbarie! Lei è il Capo del Governo di un Paese che ha un tasso di disoccupazione giovanile al 47%. Questa è barbarie! Lei guida un Paese nel quale la pressione fiscale può essere definita, senza tema di smentita, puro strozzinaggio, e sono stato gentile perché avrei potuto dire di “pizzo legalizzato”, ed anche qui difficilmente potrei essere smentito. Questa è barbarie! Lei guida un Paese dove centinaia di uomini, imprenditori e lavoratori, ogni anno non riescono a trovare altra via d’uscita che il suicidio alla disperazione per essere lasciati soli da quello Stato che lei rappresenta e che avrebbe dovuto proteggerli. Questa è barbarie! Questo Paese, che Lei guida, vede dissolversi giorno dopo giorno il patrimonio industriale di eccellenza Made in Italy oggetto di shopping all’estero e vede le nostre migliori giovani intelligenze emigrare all’estero mentre lei si preoccupa esclusivamente di creare le condizioni più favorevoli per accogliere i clandestini. Questa è barbarie! E che dire, Presidente Letta, delle città di questo Paese, a principiare dalla sua Capitale, che si sgretolano letteralmente sotto il peso di precipitazioni piovose più abbondanti della norma? Questa è barbarie! E c’è ancora un'altra questione. Lei è il Capo del Governo di un Paese in cui il 47% della ricchezza nazionale è nelle mani del 10% della popolazione. Sembra di essere tornati ai tempi dell’Inghilterra di Re Giovanni. Oggi non abbiamo una reincarnazione di Robin Hood ma nei panni dello Sceriffo di Nottingham lei ci si sta calando magnificamente. E questa è barbarie! La prego Signor Letta in futuro eviti di dare patenti di barbarie a chicchessia, non ne ha i titoli.
 


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