Trovare quindici alunni in tredici giorni; è questo l’obiettivo che i componenti dell’Associazione “Con. Carpari” vogliono ottenere, per scongiurare la chiusura della storica scuola elementare di Contrada Carpari che rischia di chiudere per mancanza di alunni. Solo soltanto tre, a oggi, i bambini iscritti alla prima classe e con un numero così risicato di utenti, di apertura non se ne parla. Le scuole ora più che mai, sono diventate delle “aziende” che devo creare profitto, dal punto di vista dell’immagine, e non creare perdite dal punto di vista economico. Eppure i bambini a Carpari ci sono, quelli che frequentano puntualmente il catechismo sono più di sessanta, quindi il problema è da ricercare altrove, magari dall’idea sbagliata di molti genitori che ritengono la loro una scuola di “campagna”, una scuola di serie B.
E come ci sono i bambini, ci sono delle situazioni ambientali che ogni altra scuola di Martina Franca vorrebbe avere ma non ha. Per esempio l’aria pulita, il verde, spazi aperti sicuri e una grande varietà di animali a due passi. Pensate, nell’edizione appena conclusa della B.I.T., grande successo l’hanno ottenuto le “masserie didattiche” pugliesi che potenzialmente si possono considerare delle “scuole di campagna” radical-chic.
Nel manifesto che invita le famiglie di Carpari a iscrivere lì i propri figli, tra le altre cose si legge: “L'ambiente circostante funge da “aula aperta”, permettendo ai ragazzi di sviluppare un rapporto stretto e positivo con l'ambiente naturale perché hanno la possibilità di svolgere attività di movimento e di fruizione del territorio, e quindi maggiore conoscenza dello stesso.” Perché sprecare questa occasione?
Alcuni ex alunni ci hanno raccontato di loro compagni di classe, ora sono professionisti affermati sparsi per il mondo, che a Carpari hanno frequentato sia le elementari che le medie, così come ci hanno detto che loro sono fieri di essere stati tra quei banchi e che ci tornerebbero volentieri. Maria Montessori diceva: “Per aiutare un bambino, dobbiamo fornirgli un ambiente che gli consenta di svilupparsi liberamente.” Ecco a Carpari c’è tutto e sarebbe un peccato non approfittarne solo perché mandare i figli a scuola a Martina è “figo”.