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Faggiano/Il topo della discordia

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

2
NOV
2012

 

Un “ospite” indesiderato nella scuola elementare “Granata” scatena il caso politico e rivela tutta una serie di problemi da risolvere
 
“Alla più bella”. Questa era la frase scritta sul mitologico pomo della discordia lanciato da Eris sul tavolo del banchetto in onore del matrimonio di Peleo e Teti. La dea, per vendicarsi del mancato invito alla festa, incise sul pomo la frase: "Alla più bella", causando così una lite furibonda fra Era, regina degli dei, Afrodite, dea della bellezza, e Atena, figlia di Zeus. Di pomo nella storia che tra breve vi racconteremo non ce n’è ombra ma di discordia sì. Eccome se c’è. Oggetto del contendere in quel di Faggiano  - paese del tarantino di poco più di 3mila anime-  risulta essere un “mus musculus” . Sì, un comunissimo topo ritrovato all’interno del plesso scolastico della Scuola elementare Granata che ospita nel contempo la scuola materna. Ma andiamo per gradi e vediamo il perché questo topo ha fatto andare su tutte le furie i consiglieri di opposizione del PdL al Comune di Faggiano.  Nella mattinata di lunedì 22 ottobre, all’interno del plesso ospitante le aule della scuola materna della “Granata”, viene visto dal personale docente un topo muoversi tra i giochi dei bambini.  Subito scatta la segnalazione, che a quanto pare viene fatta direttamente al Preside, la dottoressa Grazia Convertini, la quale comunica quanto riferito dai docenti direttamente al Sindaco di Faggiano, Domenico Sgobba.  Preside e Sindaco, a quanto pare, concordano la chiusura della sola ala interessata al particolare avvistamento, tutto suggellato  da una Ordinanza emessa dal Primo Cittadino.  La sola ala della scuola materna resterà difatti chiusa il martedì 23 ottobre. Successivamente si attiva anche l’assessore all’Istruzione,  Antonio Cardea, che apprendendo quanto accaduto cerca  di  reperire una ditta specializzata per la derattizzazione. Una di queste ditte però gli consiglierà di fare semplicemente una pulizia più oculata da parte dei collaboratori scolastici.  Nonostante il consiglio, però, l’assessore Cardea concorda l’intervento di una ditta specializzata la quale, alle 16.30 dello stesso giorno, piazza le classiche esche (trappole) per la cattura del roditore al di fuori della scuola. Se questo topo sia stato catturato o meno resta un mistero. Lo stesso assessore Cardea giustificherà davanti ai consiglieri di minoranza del PdL del Comune di Faggiano l’aver affidato con celerità l’intervento di derattizzazione alla ditta Chemi Pul di Taranto solo per un “eccesso di zelo”. Ma nei paesi si sa, le notizie non hanno nemmeno il tempo di arrivare ai diretti interessati che già sono di dominio di tutti. Così la mattina seguente, il martedì 23, le mamme dei bambini della elementare,  venute a conoscenza della presenza del topo, si presentano a scuola chiedendo di poter incontrare la Preside per chiedere la chiusura dell’intero plesso scolastico e non solo di un’ala.  Contestualmente si presentano,  uniti alla folla delle mamma “inferocite”, anche i due consiglieri del PdL , il dottor Giovanni Ruggieri e Armando Airò, per capire che misure di sicurezza a tutela della salute degli scolari fossero state adottate e il perché l’Ordinanza imponeva la chiusura di una sola parte della scuola e non tutta. «A noi – dicono i consiglieri – sembrava alquanto strano che si procedesse alla chiusura di una sola ala e non di tutto il plesso visto che la scuola è un tutt’uno. Non aveva senso quella Ordinanza così come strutturata. Tant’è vero che un altro topo era stato visto la sera precedente (lunedì 22, ndr)  all’interno della 1B della scuola elementare, ma la cosa era stata tenuta nascosta. Noi abbiamo chiesto la chiusura di tutto il plesso e non di una parte sola». Ma già parte il mistero della Ordinanza. «Quando abbiamo chiesto spiegazioni alla Preside Convertini – affermano i consiglieri - del perché era stata disposta questa chiusura parziale la stessa ci spiegava che quella decisione le era stata comunicata dal Sindaco e non concordata con il Sindaco. Ma quando abbiamo posto l’interrogativo al sindaco Sgobba sentiamo che l’Ordinanza risultava dall’accordo con la Convertini, la quale poi avrebbe chiesto la chiusura dell’intero plesso dopo la scoperta del secondo roditore fatta da noi». Difatti verrà emana una seconda Ordinanza di chiusura dell’intero plesso per il mercoledì 24. Insomma per l’amministrazione Sgobba il problema topo si risolveva con quattro esche poste al di fuori del plesso scolastico, con una chiusura parziale della scuola e con una pulizia più attenta da parte dei collaboratori. Misure queste come ripetuto più volte da Ruggieri e Airò insufficienti. «Noi abbiamo inoltrato – dicono -  una Richiesta di Documentazione per capire come è stata affrontata l’emergenza ma a oggi nessuno c’ha risposto». Il problema del topo fa emergere una situazione di igiene al limite dell’invivibile. «Tutto il cortile è pieno di erbacce e foglie secce. Le aiuole poi sono colme di escrementi di animali e l’odore nauseabondo è percepibile a distanza». «L’amministrazione Sgobba – dicono Airò e Ruggieri -  dimostra scarso impegno e attenzione a questo problema. Vogliamo ricordare a Sgobba e a Cardea che nella Granata c’è anche la mensa. Lì si prepara il cibo per i bambini e un topo che gira è una minaccia per la salute di tutti quei ragazzi. Il problema non può essere affrontato con superficialità». I due consiglieri all’opposizione concludono così: «Davanti a questi problemi non c’è colore politico che possa dividere. Abbiamo di fronte un muro. Con la salute dei nostri figli non si gioca e noi ci batteremo affinché il diritto allo studio vada di pari passo con il diritto alla salute. Su questo noi non transigeremo mai». Ritornando al famoso pomo. Zeus fu chiamato a decidere a chi dare quel pomo. Lui si astenne e allora intervenne Paride.  Paride scelse però come vincitrice Afrodite, che gli aveva promesso l'amore di Elena, la donna più bella della terra. Sarà questa la causa scatenante della guerra di Troia durata dieci anni. Sul topo della discordia noi non emetteremo nessuna sentenza a favore o contro l’amministrazione Sgobba. A fare questo saranno quelle mamme che a oggi sono preoccupate dei topi che a scuola ci vanno, e non per studiare.
 


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