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Detto in soldoni/ Cosa combina l'Ufficio Tributi

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

19
GEN
2017

Il Comune di Taranto ha pensato bene, anzi male, di non aderire alla rottamazione delle cartelle Equitalia. Ecco tutte le conseguenze

Per chi sperava che l’anno 2017 iniziasse con, almeno, qualche buon proposito del  Comune di Taranto dovrà purtroppo far slittare il proprio ottimismo all’anno che, ahimè, non verrà.
Durante i primi giorni dell’anno infatti, L’Ufficio dei Tributi del Comune di Taranto ha inviato ai cittadini circa 4000 accertamenti ICI, TARI e TARSU, riguardanti la determinazione della maggiore imposta dovuta o non versata, l’omessa, incompleta o infedele denunzia e conseguentemente l’irrogazione delle sanzioni, molte delle quali errate o “pazze” che dir si voglia. Molti contribuenti si sono visti richiedere somme già versate o, nei peggiori dei casi, non corrispondenti ad immobili di loro proprietà. Ma poiché oltre il danno v’è sempre la beffa, il nostro Comune ha ritenuto di NON aderire alla tanto famosa e pubblicizzata“rottamazione” delle Cartelle Equitalia, prevista nel testo del DL 193/2016 convertito  lo scorso 24.11.2016 dal Senato.
Detto in soldoni, questo vuol dire che nel caso in cui le somme siano legittimamente pretese dall’Ente (ma vi consiglio comunque di controllare i termini di prescrizione e decadenza) e iscritte a ruolo presso Equitalia, non sarà possibile accedere alla definizione agevolata prevista dalla legge (agevolazione che arriva anche al 50% delle somme richieste, non esattamente noccioline!).
Le considerazioni sopra effettuate valgono anche per le multe stradali: in tale caso infatti, seppur la norma ricomprenda esplicitamente tali fattispecie nell'ambito applicativo della definizione agevolata, va verificato in primis se il Comune riscuota le somme per mezzo di Equitalia. Bene, il  nostro efficiente Comune non rientra fra questi. Ciò detto, mi domando in un Comune sommerso dai debiti, in una clima di crisi economica, degrado delle strade, sporcizia ed abbandono, al Sindaco avrebbe fatto tanto male fare “cassa”?Se lo stato ha deciso di recuperare con questa manovra la cifra stimata di 4,2 miliardi di euro, il Comune per quale motivo pensa di poterne fare a meno, o davvero crede di poter recuperare tutte le somme in tempi brevi?
Ma soprattutto,  i cittadini onesti, oppressi dai debiti, con famiglie da mandare avanti, con una mensa dei poveri che diviene giorno dopo giorno sempre più affollata (spesso dalla vecchia borghesia e non da barboni), non avrebbero avuto diritto ad avere un’aiuto, una possibilità almeno?
Purtoppo sono domande che rimarranno prive di risposte, ed allora non mi resta che ricordare che, come diceva Dalla, “l’anno che sta arrivando, fra un anno passerà, io mi sto preparando è questa la novità”.

*Avvocato del Foro di Taranto
 



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