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Can che abbaia morde

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

2
FEB
2017

I proprietari di un animale domestico sono responsabili per i danni causati, a meno che non siano state usate tutte le precauzioni dovute


Come recita un vecchio adagio: “il cane è il migliore amico dell’uomo”. Scegliere di avere un cane è una scelta d’amore perché bisogna occuparsene costantemente non solo quando è cucciolo ma anche da adulto, quando resterà sempre un “bimbo peloso”; bisogna dedicargli del tempo, tanta attenzione e l’amore che si riceve è davvero immenso. Avere un cane significa anche essere responsabili dei danni che lo stesso può provocare a terzi, quindi, bisogna sempre essere accorti e prudenti per evitare che i nostri amici pelosi possano mordere o graffiare qualcuno. Ma non sempre se il cane morde si è tenuti a risarcire il danno; in alcuni casi, infatti, se è stato  il danneggiato a mettersi in una situazione di pericolo la sua richiesta di risarcimento potrebbe essere disattesa.

 

IL CASO

Questo caso giudiziario è stato trattato dal Tribunale di Ascoli Piceno che ha stabilito che l’atteggiamento colposo del danneggiato esclude la responsabilità del padrone del cane.
Nel caso in questione un uomo si avvicinava a un cane che era chiuso in un recinto e sulle maglie della recinzione era anche stato affisso il cartello ”attenti al cane”; l’animale si avvicinava alla recinzione e l’uomo introduceva una mano per accarezzarlo ma veniva improvvisamente morso a un dito. Va precisato che il cane,  prima che l’uomo si avvicinasse alla recinzione, stava abbaiando ma l’uomo nell’intento di calmarlo e di fare amicizia aveva teso la mano oltre la recinzione, rimanendone ferito. Sulla base di queste circostanze, provate da testimoni, il Tribunale di Ascoli Piceno non ha ritenuto fondata la richiesta di risarcimento del danno perché ai sensi dell’art. 2052 c.c. (danno cagionato da animali) la responsabilità del padrone del cane era stata esclusa dal caso fortuito, determinatosi dall’imprudenza del passante che aveva inserito la mano negli spazi della recinzione.

[Tribunale di Ascoli Piceno sentenza n. 1102 del 24 ottobre 2016]

 



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