MENU

L'intervista/ L'ammiraglio Eduardo Serra: "Diffondiamo e difendiamo la cultura del mare"

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

26
OTT
2017

Il Comandante del Comando Marittimo Sud traccia un bilancio del Trofeo organizzato dalla Marina Militare e ricorda ai tarantini che il mare è anche una grande palestra di vita: "insegna la disciplina, il rispetto verso le persone la natura e l’ambiente, la solidarietà, la consapevole partecipazione alla vita dell’equipaggio"

Non si è spenta ancora in città l’eco favorevole per la I Edizione del “Trofeo del Mare-Città di Taranto” che ha visto come forza trainante e organizzatrice la Marina Militare. Anche in questa circostanza, come è nel suo stile istituzionale, la Marina non si è risparmiata e i motivi sono da ricercare prima di tutto nel senso di responsabilità che l'ha sempre contraddistinta.
L’altro motivo è racchiuso nel fatto che nella scommessa generale del Trofeo erano inseriti tanti tasselli che insieme formavano una grande scommessa.
Eccellenti, come sostiene in una delle risposte all’intervista che segue, rilasciataci dal Comandante del Comando Marittimo Sud, Ammiraglio di Squadra Eduardo Serra, sono stati la partecipazione e l’impegno di tutto lo staff della Marina Militare.
Gli stessi sponsor hanno mantenuto fede a quanto promesso e di questi tempi  certamente non è stata cosa semplice.
Traspare dalle parole dell’ammiraglio Serra, come il lettore leggerà più avanti, l’entusiasmo che ha contraddistinto i numerosi alunni delle scuole tarantine, al punto che molti di loro hanno dichiarato che quello del “Trofeo” è stato il “battesimo” per continuare nei mesi a venire le attività sportive nautiche nelle quali si sono cimentate.
Ma vediamo insieme le risposte che l’Ammiraglio Serra ha voluto rilasciare per il nostro settimanale.

Ammiraglio Serra, può tracciarci un breve resoconto di questa edizione del Trofeo del Mare 2017?
Questa prima edizione del “Trofeo del Mare-Città di Taranto” ha fatto registrare numeri significativi: 10 gli istituti scolastici che hanno aderito alla manifestazione; tra questi, 6 di Taranto (Archimede, Righi, Cabrini, Battaglini, Plateja e Ferraris) e 1 di Massafra (De Ruggeri) sono stati impegnati in attività sportive marinaresche, mentre il Liceo Musicale Archita di Taranto, il liceo Coreutico di Mesagne e l’Istituto Alberghiero Mediterraneo di Pulsano hanno fornito un contributo fondamentale alla piena riuscita delle cerimonie di inaugurazione e di premiazione finale.
Interessanti i numeri di questa kermesse: 500 gli studenti coinvolti, dei quali più di 300 hanno partecipato alle attività sportive marinaresche, in particolare vela, canottaggio e voga su sedile fisso; 16 le associazioni sportive dilettantistiche e circoli velici impegnati a vario titolo nell’organizzazione e nella condotta delle attività; 12 i giorni di attività teorica e pratica di vela, canoa e voga; più di 100 le ore di attività teorica e pratica in mare;  10 le regate tra vela, canoa e voga, tra le quali una gara di canoa regionale e valida per la classifica nazionale organizzata dalla F.I.C e svolta in Mar Piccolo in campo di regata lungo Banchina Torpediniere aperta all’accesso al pubblico per l’occasione;  più di 100 gi istruttori, giudici e tecnici impegnati.
Un gran bel risultato, dire!
Ma al di là dei numeri, il risultato più gratificante è stato certamente vedere con quale entusiasmo tutti gli studenti hanno partecipato alle varie attività. E se, come abbiamo sentito dai diversi commenti raccolti, più di qualcuno di loro proseguirà nell’approfondimento delle discipline sportive che ha potuto conoscere, allora la missione è compiuta.

Quante unità di militari sono state impegnate nella preparazione e nella gestione dell’evento?
Il contributo fornito dal personale militare e civile della Marina Militare è stato commisurato alla portata dell’evento, che è stato organizzato e condotto ovviamente senza incidere sul regolare svolgimento dei compiti istituzionali. Nello specifico, l’organizzazione e la condotta delle diverse attività, sportive e non, ha coinvolto direttamente circa trenta unità (ufficiali, sottufficiali, graduati, militari di truppa e personale civile), spesso impegnati oltre l’orario lavorativo canonico, ma è chiaro che hanno potuto contare, ove necessario, sul supporto delle risorse della Marina disponibili in sede. Tutti eravamo consapevoli che stavamo facendo un piccolo investimento sul nostro futuro, i giovani della Città dei due mari appunto, e la partecipazione, quando richiesta, è stata massima.

In concreto quale è stato l’apporto della Marina Militare per l’evento?
In quanto promotrice dell’evento, la Marina Militare attraverso il Comando Marittimo Sud, oltre a mettere a disposizione le proprie risorse in termini di uomini, mezzi (imbarcazioni a vela, lance a remi e gommoni), strutture (Sez. Velica M.M. e Porticciolo di San Vito di Mariscuola, Palazzo Ammiragliato, Castello Aragonese, Banchina Torpediniere) per i vari eventi, ha assunto il ruolo di “timoniere” (per restare in tema) dell’iniziativa, dettando i tempi e coordinando gli sforzi di tutti i partners (Miur, Comune di Taranto, Coni, federazioni sportive, associazioni sportive dilettantistiche, circoli velici e sponsor) che hanno “remato” (sempre per restare in tema) con forza e determinazione per portare la barca al traguardo, e con successo.
Un gran bel risultato per questo ‘Equipaggio’.

I partners hanno risposto in pieno alle aspettative collaborative della vigilia dell’evento?
Fin dalla prima riunione indetta dal Comando Marittimo Sud per illustrare l’iniziativa e raccogliere le eventuali adesioni dei potenziali partners è stata registrata una unanime e convinta volontà di essere parte di un progetto importante per una maggiore diffusione della cultura del mare nei “cittadini del futuro” della città di Taranto. La partecipazione e la collaborazione ricevuta da parte di ciascuno è stata la massima in base alle risorse effettivamente disponibili, ed il contributo di tutti è stato fondamentale per la buona riuscita della manifestazione. Per tutti è stato un crescendo di entusiasmo, trasmesso soprattutto dai ragazzi, e siccome l’entusiasmo è il miglior lubrificante dei sogni… nulla vieta di sognare in una partecipazione ancora più ampia a sostegno della prossima edizione del Trofeo. Perché in molti già stanno parlando della prossima edizione….

Secondo Lei come ha risposto la cittadinanza tarantina ad un evento di tale importanza?
La risposta non è semplice, e sono necessarie alcune premesse. In primis, vorrei ribadire che l’obiettivo del Trofeo del Mare era la diffusione della cultura del mare tra i giovani attraverso delle discipline sportive che non sono certamente tra le più “popolari”, sotto il profilo sia dello spettacolo che della pratica, neanche nella “Città dei due mari” (appunto!). Inoltre, dal punto di vista dello spettacolo, non tutte le discipline scelte risultano, per spazi, modalità e durata, facilmente coinvolgenti, specie per … neofiti (certamente le gare delle imbarcazioni a remi lo sono di più rispetto alle regate delle imbarcazioni a vela).
Tutto ciò premesso, direi che la risposta degli “addetti ai lavori”, ossia di tutti coloro che a vario titolo seguono questi sport, è stata decisamente positiva, in termini sia di commenti che di partecipazione. Un dato oggettivo su tutti, la partecipazione di ben 44 imbarcazioni di varie tipologie alla veleggiata d’altura di domenica 15 ottobre in Mar Grande: un vero spettacolo! Ho già evidenziato la risposta oltremodo positiva da parte degli studenti e dei rispettivi genitori.
Per il resto della Città, credo che questa manifestazione abbia suscitato soprattutto curiosità, e per essere la prima edizione di un Trofeo partito in sordina direi che abbiamo più di un motivo per essere soddisfatti. Magari, sull’onda del successo di questa prima edizione, si può immaginare in un interesse ed in una partecipazione maggiore e più estesa alle prossime edizioni.

Alla scuola è stato affidato un ruolo da protagonista per la sua parte. Quale è stato, secondo Lei, l’apporto degli studenti tarantini all’evento?
Sorprendente per impegno ed entusiasmo, in ogni disciplina. Degno di particolare menzione è l’Istituto De Ruggeri di Massafra che ha colto pienamente il valore dell’opportunità fornita ed ha partecipato con numeri importanti di studenti. Il contributo dell’Ufficio Scolastico Provinciale del Miur, diretto dal dott. Cataldo Rusciano, come quello dei dirigenti degli istituti coinvolti è stato fondamentale per la riuscita del Trofeo. L’attività formativa negli sport marinareschi può rientrare appieno nei progetti scolastici che gli Istituti intenderanno proporre ai propri studenti; al Trofeo del Mare va il merito di aver messo in contatto, già in questi giorni e per questo scopo, dirigenti scolastici ed insegnanti con i rappresentanti e gli istruttori delle associazioni sportive remiere e dei circoli velici locali.

Come è stata la partecipazione del mondo dello sport all’evento?
Il Trofeo del Mare ha da subito ricevuto la piena adesione degli organismi locali di promozione dello sport. Hanno supportato concretamente, anche con proprio qualificato personale, il Coni (rappresentato dal presidente per la Provincia di Taranto, il dott. Giusti),la Federazione Italiana Canottaggio (rappresentata dal delegato provinciale, Ing. Mancini), la Federazione Italiana Vela IV Comitato VIII Zona (rappresentata dal consigliere di Zona, Fabio Pignatelli).
Nell’ambito del programma del Trofeo del Mare si è innestata anche la regata di canottaggio, organizzata dalla Fic, valida per le classifiche nazionali; le competizioni si sono svolte nel primo seno del Mar Piccolo di Taranto che si è dimostrato un ottimale campo di regata, valida alternativa al Mar Grande in funzione delle condizioni meteo locali. Da ricordare, inoltre, che alla regata di voga su sedile fisso, disputatasi domenica 15 ottobre ed organizzata con il concorso del Centro Sportivo Italiano di Molfetta, hanno voluto partecipare anche gli equipaggi maschili e femminili provenienti da Molfetta e da Giovinazzo.

Quale ruolo hanno svolto le attività collaterali per la buona riuscita dell’evento?
Le attività teorico-pratica in mare, vero cuore del Trofeo del Mare,  sono state integrate con eventi funzionali al conseguimento degli obiettivi dell’evento stesso. Nel fine settimana precedente all’inizio del Trofeo sono stati predisposti, in Piazza Maria Immacolata, stand informativi relativi alle attività della Marina Militare e di alcuni Circoli Velici ed Asd. Per la Marina Militare era presente, per la prima volta a Taranto, il Centro Mobile Informativo della Marina Militare che ha interessato molto i giovani. La manifestazione è stata inaugurata con un corteo nel centro cittadino delle rappresentanze degli istituti scolastici e dei partner del Trofeo del Mare, mirata a dare la giusta visibilità a tutti i protagonisti, a vario titolo.
Grande successo hanno riscosso, le due serate finali per le premiazioni tenutesi presso il Castello Aragonese. Sabato 14 ottobre alle premiazioni dedicate agli Istituti scolastici la Piazza d’Armi del maniero è stata gremita da oltre 450 persone. Alla serata finale di domenica 15, altre 400 persone circa hanno partecipato alle premiazioni degli equipaggi che hanno veleggiato e regatato nella stessa giornata.

Dal punto di vista culturale la città di Taranto ne esce arricchita e in quale misura?
Il mare per Taranto rappresenta un grande patrimonio e una grande risorsa. Qualsiasi iniziativa che aiuti i Tarantini, e soprattutto i più giovani, a prendere conoscenza e coscienza di questa realtà non può che essere valutata positivamente. E il mare è anche una grande palestra di vita: insegna la disciplina, il rispetto verso le persone la natura e l’ambiente, la solidarietà, la consapevole partecipazione alla vita dell’equipaggio. Avvicinarsi al mare, anche attraverso le discipline sportive, coltivare la cultura del mare può aiutare quel processo di trasformazione, da più parti dichiarato, da ‘città sul mare’ a ‘città di mare’.

A suo parere l’evento potrebbe essere riproposto il prossimo anno nella stessa versione o in una diversificata?
La prima edizione 2017 del Trofeo del Mare ha consentito di instaurare nuovi rapporti di collaborazione tra diversi partner ed è stato il primo banco di prova per questo nuovo “equipaggio”. Un po’ come la prima campagna addestrativa sul Vespucci per gli allievi della prima classe dell’Accademia Navale. Se sapremo far nostro il motto del Vespucci “Non chi comincia ma quel che persevera” ci sono i presupposti perché questa manifestazione possa crescere. Era importante partire. Le ‘lesson learned’ tratte dall’edizione appena conclusa del Trofeo consentiranno di affinare l’organizzazione per successive edizioni. L’auspicio è che possa aumentare il numero delle collaborazioni e dei sostenitori, oltre che dei giovani partecipanti, perché il Trofeo del Mare – Città di Taranto possa diventare un appuntamento fisso, capace anche di proiettare la migliore immagine della Città dei due Mari. La Marina Militare c’è: quando si riparte?

Dalle risposte emergono dati interessanti del Trofeo come le unità militari impegnate nell’evento, l’apporto della Marina Militare, degli sponsor, della cittadinanza, degli studenti tarantini e del mondo dello sport.
E non soltanto, perché è emerso anche che dal punto di vista culturale la città di Taranto ne esce arricchita.
L’aver registrato il raggiungimento anche di quest’ultimo obiettivo è certamente un fatto altamente positivo che dovrebbe spingere gli organizzatori a pensare e a disegnare l’edizione 2018 dell’evento, ed è soltanto attraverso l’organizzazione di manifestazioni come il Trofeo che, poco per volta, non resterà soltanto l’impatto emotivo e pregno di curiosità, come si è registrato nell’edizione appena conclusa, ma si porranno le basi perché attraverso la partecipazione sinergica della Marina Militare, della cittadinanza, degli amministratori locali e delle forze produttive della città, si possa rafforzare questa nuova tipologia di cultura tarantina che possa vedere finalmente Taranto non soltanto città di mare ma, soprattutto di città vocata per il mare e che dal mare e con il mare, attraverso lo sport, i giovani e la scuola, possa trarre quella linfa nuova di cui in questo momento ha bisogno l’intera comunità cittadina.



Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor