La sigaretta elettronica si diffonde a macchia d’olio in ogni dove, tanti infatti gli accaniti fumatori passati allo “svampo” aromatizzato nella speranza di perdere il vizio del fumo. La comunità scientifica è divisa su i pro e i contro di questa e-cig che fa bene al cuore e meno alle vie respiratorie
Come non notare la velocità con la quale si stanno diffondendo molto velocemente esercizi commerciali finalizzati alla vendita delle sigarette elettroniche? Sempre più spesso mi capita di parlare con persone che hanno scelto di sostituire la sigaretta tradizionale con quella elettronica, nella speranza sconfiggere il vizio del fumo. Ma sarà proprio cosi innocua questa sigarettina? Per il portafoglio direi proprio di sì, visto che riduce drasticamente l’acquisto di pacchetti di sigarette: diciamo che online si parte con un investimento di circa 39.90 euro proposta in un doppio kit che comprende 2 batterie 650 con sistema antiesplosione, 2 atomizzatori, 5 ricariche (vuote), 1 cavo USB per PC, 1 caricabatteria USB, 1 manuale istruzioni multilingua, 1 pochette, 2 copriboccaglio in silicone! Su per giù il costo di una stecca di sigarette tradizionali. Quindi dopo un investimento iniziale il risparmio c’è, vediamo ora se non nuoce gravemente ala salute. Secondo lo studio condotto da un gruppo di cardiologi e presentato al Congresso dell'European Society of Cardiology la scorsa estate a Monaco di Baviera, la e-cig (sigaretta elettronica) non fa male al cuore, anzi può aiutare i fumatori ad abbandonare un'abitudine malsana che in questo secolo causerà un miliardo di morti nel pianeta, anche se gli studi da condurre sono ancora tanti. Comunque il consiglio è quello di evitare di acquistare aromi che contengono nicotina, che miscelato al vapore potrebbe non essere cosi innocuo. Fa meno male al cuore, è vero, ma anche se non sono una scienziata, gli studi di scienze delle medie mi fanno capire che potrebbe far male dal punto di vista respiratorio. Non penso che la soluzione vapore acqueo e nicotina possa essere migliore di una sigaretta tradizionale, anche perché nessuna voce autorevole e competente ha mai affermato che siano del tutto innocue. Certo è che innocue o no i “brucaliffo” che fumacchiano sono davvero tanti e in ogni luogo, addirittura si vocifera che lo facciano in corridoi d’ospedale, mezzi pubblici, aule universitarie. Allora sarebbe più da analizzare cosa spinge a passare al siga-elettronica, pensando “oltre la salute”. Il primo motivo pare essere legato al piacere di fumare, visto che ci sono modelli di sigaretta elettronica detti ”a caldo”, che consentono di provare il piacere dell’atto di fumare, anche se il papà della mia amica Antonella A., non è riuscito a resistere ed è tornato alla cara, calda e puzzolente cicca tradizionale. Si perché il fumatore incallito ama tutto, compreso l’odore di quel vizio cosi malsano. Il secondo motivo è legato alla possibilità di disassuefazione progressiva con l’uso di soluzioni a concentrazione progressivamente più bassa di nicotina, senza la percezione di tale riduzione, grazie alla presenza di aromi che ne sostituiscono la sensazione. Anche se, sempre a detta di Antonella A., quando fumi una e-cig non hai la percezione della fine perché il mozzicone non esiste e così fumi e continui… e continui… diciamo che la sigaretta tradizionale almeno a un certo punto finisce, si consuma, invece la finta fumata potrebbe durare parecchio se non controllata. Ognuno poi può scegliere quanta percentuale di nicotina acquistare per poi miscelare con aromi golosi come fragola, vaniglia, menta, che “sanno di buono”, o addirittura può acquistare solo l’aroma facendo diventare la sigaretta un piccolo narghilè da pochette! E poi il popolo dei pecoroni può non seguire (a mio avviso) anche questa moda? Infatti tante anche coloratissime e fashionissime cover del boccaglio da abbinare alle scarpe, alla borsetta o cravatta! Riflettendo direi che se un soggetto non riuscisse a fare a meno di questo strumento elettronico, il danno prodotto nel tempo sarebbe indubbiamente minore rispetto al fumo tradizionale con un impatto economico di spesa francamente minore, vuoto invece il borsellino delle casse dello Stato in calo sui monopoli. Urgente sarebbe invece capire se è vietato o meno fumare in luoghi pubblici e locali, e infatti nel dubbio fiocchano ovunque divieti autogestiti come quello del Sindaco di Lomazzo (Como) che dichiara off-limits la e-cig negli uffici, dal momento in cui ci sono leggi che equiparano la “fumata bianca" al tradizionale pacchetto di "bionde nazionali e non". Il Ministro della salute, tuttavia, ha vietato la vendita ai minori di anni 16 con ordinanze ad hoc del ministro della Salute (la prima del 4 agosto 2011, la successiva e vigente del 28 settembre 2012) delle sigarette elettroniche contenenti nicotina, in attesa della definizione “di una regolamentazione complessiva di tali dispositivi elettronici sulla base delle evidenze scientifiche che si renderanno disponibili”.