La storica "Appia Viaggi" di Taranto deve affrontare numerosi problemi. Vito Clemente spiega cosa sta succedendo ai clienti che rischiano di rimanere a terra
A Taranto c’è preoccupazione da parte di molti clienti per la situazione in cui versa l’agenzia “Appia Viaggi”, in via Dante, la quale è rimasta chiusa per problematiche di diversa natura. Per fare chiarezza in merito, noi di “Extra Magazine” abbiamo contattato l’amministratore provvisorio dell’agenzia, Vito Clemente. Ecco la sua intervista.
Qual è la situazione attuale che sta caratterizzando l'agenzia "Appia Viaggi" e quali sono i problemi maggiori che sta riscontrando in questi giorni?
“L'Appia Viaggi sas, all'atto della morte della sig.ra Ruta, avvenuta il 16 dicembre 2017, aveva un solo socio accomandatario (la stessa Maria Ruta), per cui, venendo questa a mancare, i soci superstiti avrebbero dovuto subito sostituirla ovvero nominare un amministratore provvisorio. Il 15 febbraio scorso è stato nominato amministratore provvisorio il sig. Giovanni Savino con atto del notaio Raffaele Quaranta; carica che è rimasta in capo al suddetto fino al 30 aprile successivo, quando i soci che lo hanno nominato hanno ritenuto di revocarlo e di sostituirlo con me, con atto del notaio Francesco Pizzuti. Questa è la situazione legale in cui versa l'Appia Viaggi oggi e questi sono i problemi maggiori riscontrati al momento del mio insediamento, avvenuto al mattino del 2 maggio: strumenti finanziari e risorse praticamente inesistenti; rapporti deteriorati con i principali operatori turistici; biglietteria aerea rilasciabile con strumenti farraginosi e non sempre fruibili (inattivo da mesi per morosità il codice IATA); presenza di numerosi contenziosi; personale demotivato e agitato (stipendi arretrati e incertezze sul futuro) fino al punto di giungere alle dimissioni per giusta causa di 9 unità su 14. Una scelta da me non condivisa per la parte in cui hanno voluto dare efficacia immediata alle dimissioni, lasciandomi, di fatto, "in braghe di tela" e defilandosi dal benché minimo passaggio di consegne. Dimissioni che mi hanno indotto a decidere di non aprire il giorno dopo (15 maggio). Poi c’è stato il conseguente assalto da parte dei clienti, alcuni un po' troppo "vivaci", che hanno cominciato a temere per le sorti dei propri programmi di viaggio e per la recuperabilità dei propri crediti di denaro e di servizi. Qualcuno ha dato in escandescenze, presentandosi minaccioso nei locali di via Dante; molti hanno sfogato la propria rabbia con post poco edificanti sui social e, particolarmente, sul profilo Facebook dell'agenzia. Ho dedicato i primi giorni ad inquadrare la situazione e ad analizzare le singole vicende riguardanti, principalmente, le partenze più urgenti. Spero che questa intervista aiuti a chiarire le idee all'opinione pubblica e fornisca maggiori chiarimenti alle numerosissime mail che mi sono arrivate in questi ultimi giorni. Io rispondo non prima di aver esaminato le singole pratiche di riferimento, in modo da assicurare ai destinatari la massima trasparenza, elemento indispensabile in questo tipo di eventi ad elevata sensibilità sociale”.
Che soluzioni pensa di trovare per riuscire a risolvere tutte le singole problematiche dei clienti?
“Le soluzioni alle singole problematiche sono in corso di definizione e verranno analizzate una per una anche con la partecipazione dei singoli clienti”.
Conferma le notizie di esposti presentati alla Guardia di Finanza? Qual è il suo pensiero in merito?
“Ne ho sentito parlare e l'ho letto in un articolo apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno; non conoscendo i contenuti delle denunce e non avendo ricevuto alcun contatto da parte della Guardia di Finanza, non ho nulla da commentare”.
Quanto tempo occorre per ristabilire la normalità e far ripartire del tutto l'agenzia viaggi?
“Il mio incarico di amministratore provvisorio, ai sensi dell'art. 2323, comma 2, del Codice Civile, si esaurisce il 15 giugno prossimo (sei mesi dalla morte di Maria Ruta); al momento, non sono in grado di darle una risposta”.