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Cannabis: attenti all'uso ma soprattutto all'abuso

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

28
GIU
2018

Dalla "fumosità" della legge è partito il business dell'apertura e proliferare dei negozi specializzati. Ma siamo sicuri a proposito degli effetti di un utilizzo indiscriminato?


Dal 2 dicembre 2016 sottovoce, zitti zitti, con la legge 242 si è dato via libera alla coltivazione, da parte del Governo, della Cannabis con il suo principio psicotropo Thc o tetraidrocannabinolo. La legge stabilisce che chiunque possa coltivarla salvo conservare per 12 mesi i cartellini delle sementi impiegate. Si è fissato un limite tra 0,2 e 0,6 di contenuto attivo Thc che le piante devono avere per poter essere vendute. Non concesso è l'uso alimentare. Le inflorescenze una volta vendute dovrebbero essere custodite sotto  una teca e non potrebbero essere usate se non per collezione. Inutile dirvelo è da qui, dalla "fumosità" della legge che è partito il business dell'apertura e proliferare dei negozi specializzati, presenti anche a Taranto. Venditori di sigarette arrotolate, pipe, bong (pipa ad acqua adatta a fumare oppioidi) o apparecchi per la vaporizzazione specifici. Una volta venduta come si fa a controllare l'uso da collezione che si dovrebbe fare e dosarne le quantità? A molti "droghieri" (una volta in drogheria si vendevano altri alimenti come la mortadella) non è parso vero questa liberalizzazione e cambiando destinazione d'uso della drogheria, sentendo il tintinnio delle monete facili, si sono affrettati ad aprire questi negozi specializzati di cannabis "light", molte volte affiancati ai rivenditori di sigarette elettroniche. Personalmente ho sempre rifiutato l'uso di qualsiasi droga come di alcol. Non sono astemio anzi, credo di avere una buona conoscenza delle sostanze alcooliche ma sino a ora ho sempre mantenuto un limite di presenza vigile. Proprio questo non mi ha mai fatto avvicinare a sostanze che mi facessero perdere la presenza di me stesso, portandomi in altre dimensioni che non mi permettessero di vivere pienamente la realtà evitando molte volte di superare i problemi scavalcandoli ma cercando di risolverli. Non sono un esperto medico farmacologo ma ho delle conoscenze che mi portano ad affermare con eminenti colleghi, soprattutto con Garattini che personalmente stimo moltissimo, che tutte le droghe anche quelle che si definiscono innocue, come la marijuana, siano dannose, soprattutto ai giovani e alle donne in stato di gravidanza. Purtroppo i soloni che parlano sul beneficio e uso incondizionato, dovrebbero sapere che la scienza non è affatto democratica e dà diritto a parlare solo chi ha studiato la materia in questione. Analgesia, eccessiva sonnolenza diurna, tachicardia, stati d'ansia, nausea, vomito, possibilità di favorire possibili patologie mentali (schizofrenia), soprattutto negli adolescenti: sono solo alcuni degli effetti del THC. Questi rappresentano il vero problema dell'uso indiscriminato, per mancanza molte volte di freni inibitori soprattutto quando è il momento dello "sballo" associando altre sostanze alcoliche con conseguenti stragi del venerdì e sabato sera. Studi qualificati hanno messo in luce perdita di intelligenza (almeno di 4 punti del quoziente intellettivo), dell'attività cognitiva, della memoria in soggetti minori di 18 anni. Dio solo sa, in un'Italia fallita, quanto ci sia bisogno di giovani presenti a se stessi e che saranno le risorse del futuro e del riscatto Italiano. Per non parlare poi dell'inizio di un viatico a usare delle droghe sempre più potenti. Personalmente credo che chi scavalca il muro del divieto non si fermi più, avendo oramai infranto un tabù: "tanto lo faccio una volta poi si vedrà!".
Gli adulti devono comprendere la pericolosità di alzare questa asticella, anche quelli che sono stati figli dei fiori, buonisti, i sinistrorsi del secolo scorso, i radicali. Cosa dire poi degli amanti del reggae sino ad arrivare al tempo attuale con rapper nostrani che mi fanno venire i brividi per le lezioni comportamentali impartite ai giovani e con brani inequivocabilmente incitanti all'uso della marijuana. "Maria Salvador" di J-AX e precedentemente il considerato grande, non da me, Vasco Rossi che con fegato spappolato, esaltazione alcolica ma soprattutto con "bollicine" dove la COCA-cola è l'esaltazione, tra le righe, della polverina bianca e non solo la bevanda che rappresenterebbe l'America e la civiltà dei consumi da combattere. Credo che il governo si sia accorto dell'errore fatto a liberalizzare la vendita di questa droga light e purtroppo con la disperazione di tanti centri fumo e di tanti coltivatori che sognavano di diventare ricchi, si provvederà, quanto prima, considerato l'attuale colore governativo alla eliminazione di queste e altre piantine maledette.


 



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