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Piergiorgio Erario/«Renziano ma anche no»

Pubblicato da: Categoria: POLITICA

30
MAG
2014
Il dirigente dei Giovani di Forza Italia di Manduria commenta i risultati elettorali: «Va bene Berlusconi, ma ora basta, largo alle primarie»
 
Cosa ne pensa del risultato delle elezioni Europee?
«Certamente il dato dell’astensionismo deve far riflettere tutti noi. E’ già accaduto altre volte che circa il 50% degli aventi diritto al voto non si è recato alle urne. Questo è un segnale, un avvertimento, o meglio un termometro che fa comprendere quanto la gente sia stanca, delusa e arrabbiata nei confronti della politica.
Per ciò che riguarda il risultato elettorale, numerico riferito ai partiti ed agli schieramenti, a mio modo di vedere, l’esito è molto semplice: ci sono due vincitori e due sconfitti. I vincitori sono Matteo Renzi e Raffaele Fitto, uno sconfitto è Beppe Grillo, l'altro preferisco non dirlo ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti».
Se non ricordo male, proprio lei aveva “sposato” Renzi, nel corso delle primarie del 2012. Poi cosa è successo?
«Certo, proprio io. Diciamo che sono un renziano della prima ora a tutti gli effetti. Ai tempi delle primarie dissi in un'intervista su L'Espresso ("Ecco chi sono i Renzi boys" articolo del 18 ottobre 2012) che se Renzi non avesse vinto io sarei tornato nella mia casa, ovvero nel centrodestra. Poi mi accorsi che ci furono brogli per far perdere Renzi e capii allora che non sarei mai entrato nel partito del futuro premier, oggi non ho rimpianti, e sono fiero di aver fatto quella scelta e successivamente di aver preso coscienza, ritornando nel mio movimento originario, in quel movimento in cui ho sempre creduto, e continuerò a credere».
Attualmente, quale è la situazione politica a Manduria?
«L'amministrazione guidata dal Sindaco Roberto Massafra ha fallito tutto e ha i giorni contati. Faccio solo un esempio: per quanto riguarda il tema della viabilità, o il Sindaco torna sui suoi passi oppure rischia davvero di non poter uscire da casa. Quando la politica offende la volontà popolare, vedi anche lo scarico a mare, riesce a far arrabbiare anche la gente perbene ed è un vero peccato. Sul mio partito a Manduria posso solo parlare bene, c'è stata una bella competizione interna con tanti candidati diversi che hanno attirato consenso, ora bisogna ripartire con tre obbiettivi chiari: aggregazione di gente delusa dalla politica, partecipazione all'interno del partito, opposizione seria e vigile a chi sta danneggiando Manduria».
Vuole dirci qualcosa del suo partito a livello nazionale?
«Alla luce di questa competizione europea, è inutile negare l’evidenza. Non ci nascondiamo, siamo tutti berlusconiani in Forza Italia, ognuno di noi riconosce in Silvio Berlusconi il leader storico dei moderati, ma è arrivato il momento di superare questa idea del padre padrone.  Forza Italia deve fare un'operazione di restyling e puntare alla primarie per ogni scelta, partendo dal segretario nazionale, fino ad arrivare alla scelta dei candidati sindaci nei Comuni, grandi e piccoli. In questo Raffaele Fitto ha dimostrato di meritare la leadership del partito, e sono certo che nel giro di qualche tempo, arriveremo a tale decisione».
 


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