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Bersani o Renzi?/Questo è il problema

Pubblicato da: Categoria: POLITICA

30
NOV
2012

Dopo il primo turno che ha visto scontrarsi i cinque candidati del centrosinistra, si tornerà alle urne per il ballottaggio. Per aiutarvi nella scelta abbiamo ascoltato gli esponenti locali dei due schieramenti con un extra per Vendola   

 
Dopo giorni intensi di dibattiti, faccia a faccia, scontri e confronti, le Primarie del centrosinistra ci lasciano ancora con il fiato sospeso; al primo turno emerge Bersani che stacca Renzi di 9 punti con una percentuale del 44,9% su 35,5%, mentre Vendola è al terzo posto in classifica con un totale del 15%, a seguire la Puppato con un 3% e Tabacci con l’1%. Gli italiani, o meglio, la fetta “di sinistra” degli italiani, dovrà esprimersi ancora una volta la prossima domenica al ballottaggio, tra il segretario del PD Bersani e il sindaco di Firenze Renzi. Il primo ha stravinto nella sua Emilia e con sorpresa a sud, superando nettamente Vendola; il secondo, molto compiaciuto del consenso manifestatogli nelle regioni “rosse” quali Toscana, Umbria e Marche. Nonostante il clima di antipolitica dilagante, la partecipazione è stata costante e allargata per tutta la giornata, sintomo di una voglia di cambiamento ed evasione da una situazione che ora come ora si prospetta senza alcuna garanzia di diritti, di servizi ed economicamente e lavorativamente pietosa. A Taranto prima dei risultati, il vento soffiava in maniera abbastanza estesa, portando più di qualcuno fino alla fine, con il dubbio sulla preferenza da esprimere; a questo punto mi sembrava giusto sentire le rappresentanze locali. Per Bersani ho ascoltato il consigliere comunale PD Gianni Azzaro.
Perchè votare Bersani piuttosto che gli altri candidati? Pensi che possa portare innovazione e cambiamento? Ha appoggiato la maggior parte delle riforme del Governo Monti e non sarebbe contrario all'alleanza con UDC, cosa pensi a riguardo? 
«Ritengo la candidatura di Pier Luigi Bersani come la più credibile e maggiormente rispondente ai bisogni del Paese. Lui saprà convincere attraverso la sua integrità intellettuale e morale, ha una ricca preparazione tecnica ma soprattutto ha una personale autorevolezza nazionale e internazionale. Credo che Bersani abbia dimostrato aprendo le primarie a altri candidati del Pd, nonostante lo statuto lo indicasse come candidato naturale alla guida del governo, di anteporre il Pd e l’interesse del Paese alle ambizioni personali. Un esempio di generosità e altruismo. Bisogna lavorare affinché il Pd rimanga unito, anche nella sua complessità, perché è composto da grandi personalità che hanno portato l’Italia in Europa, che si sono battute per i diritti civili e per l’affermazione di un partito migliore. “L’Italia ce la farà se ce la faranno gli italiani. Se il paese che lavora, o che un lavoro lo cerca, che studia, che misura le spese, che dedica del tempo al bene comune, che osserva le regole e ha rispetto di sé, troverà un motivo di fiducia e di speranza. Davanti a noi ora c’è una scelta di questo tipo: se batterci tutti assieme o rinunciare a battersi. Se credere nelle risorse e nel coraggio del Paese o affidarsi alle risorse di uno solo. È tempo di ripartire. Perchè il peggio può essere alle nostre spalle se lo vogliamo”. Queste sono le parole di Bersani che mi danno il coraggio di credere ancora negli ideali che hanno accompagnato il mio impegno in politica e la fiducia nel partito che ho sostenuto fin dai tempi del PCI».
Ascoltiamo ora l’esponente del Comitato Adesso Taranto per Renzi.
Perché votare Renzi? Molti non lo definiscono neanche “propriamente di sinistra”!
«Renzi oggi rappresenta il cambiamento nel centrosinistra in quanto estraneo agli errori commessi dalla sinistra in passato, che ha consentito a Berlusconi di padroneggiare nella scena politica per  20 anni. Renzi ha un’idea di uno Stato moderno e di efficienza, ed è per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Sicuramente Renzi è di sinistra, perché pensa che in Italia vada rivista l'urbanistica, come ha fatto a Firenze, evitando nuove cementificazioni. E' di sinistra perché vuole ridefinire il Welfare State introducendo la flexsecurity, sarebbe a dire assicurare che i cittadini possano beneficiare di un livello elevato di sicurezza occupazionale, quindi poter trovare agevolmente un lavoro in ogni fase della loro vita. E' di sinistra perché vuole ridisegnare lo Stato ponendo al centro il cittadino».
A parlarmi di Vendola il consigliere regionale SEL (Sinistra Ecologia e Libertà) Alfredo Cervellera.
Perché ha scelto Vendola? C’è da dire che in tema di ambiente non è stato proprio coerente con ciò che ha sempre sostenuto durante le sue precedenti campagne elettorali.
«Vendola più degli altri candidati rappresenta la discontinuità con Monti per le politiche sociali e per il lavoro; basti pensare al referendum art. 18 e art. 8, per non parlare del rilancio della produzione attraverso la rottura in Puglia del patto di stabilità con i finanziamenti europei. Per la questione ambientale Vendola è stato un precursore in Italia con le politiche energetiche, la legge “anti diossina e antibenzoapirene”, e se permetti, con la mia Legge sulla Valutazione del Danno Sanitario che gli ha scatenato contro la Confindustria, perché ha voluto tutelare la salute dei lavoratori e dei cittadini in caso di patologie accertate derivanti da emissioni inquinanti».
Ora la partita è tutta da giocare tra colui che definiscono l’usato sicuro e che ha anche voluto le Primarie aperte e a doppio turno modificando lo statuto del partito, e colui che definiscono il riformista conservatore. Non ci dimentichiamo però di Grillo e del suo Movimento cinque stelle, altra possibile alternativa a questo Governo di banchieri, alla stagnante e ridicola destra e all’immobile sinistra.  Certo è che se il Centrosinistra innoverà la politica con buone pratiche, combattendo la corruzione, le ingiustizie sociali e le caste ovunque si annidino e soprattutto, se dovesse cambiare la legge elettorale, l’attuale “legge Porcellum” e ci dovessero essere le preferenze, Grillo perderebbe ampi consensi. Che dire a questo punto: vinca il migliore e che l’Italia sia con voi!


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