La pittura come espressione dell’emozione e quintessenza dell’eterno femminino. Immagini di natura e sentimenti in grado di trasmettere serenità. L’artista salentina racconta il suo “senso dell’incanto”
La sua ispirazione scaturisce da una sola e impareggiabile sorgente: la vita quotidiana e la bellezza insita nella natura che riesce a tradurre con tinte imbevute di grande veridicità, in una danza di colori che è poetica sentimentale che arriva al cuore, passando attraverso uno sguardo estatico, attento e sensibile.
Gentile Laura Petracca, la sua arte viva e pulsante, è contrassegnata da passione e amore viscerale per luoghi e colori di questo lembo di terra. Come nasce la sua passione per la pittura?
«La mia passione per la pittura nasce sin da piccola. Infatti ero sempre attratta dalle immagini floreali presenti nel mio libro di lettura della scuola elementare. Tutti i fiori che vedevo per me erano fonte d’ispirazione».
Cogliere la poesia dell’arte nei particolari “insignificanti” vuol dire notare quei dettagli che spesso sfuggono a molti e questo potrebbe essere ciò che distingue la sensibilità artistica da quella insita nell’uomo comune. Secondo lei, chi è oggi l’artista?
«L’artista è colui che crea, colui che coglie ogni forma di bellezza e la tramuta in opera d’arte. Ma non è colui che fa arte a caso, ma un’arte ben studiata, originale e non copiata. Ogni artista deve far emergere il meglio di sé, senza far vedere l’impronta o la pura copia di altri pittori».
Vincent Van Gogh scriveva: “Nei momenti in cui la natura è così bella sento di rivivere in una situazione di terribile lucidità. Non ho più coscienza di me stesso e i quadri nascono come in sogno”. Pensando ai suoi lavori mi viene in mente la poetica dell'immagine che si manifesta nel bisogno incessante di entrare nell’anima della natura. Il gioco dei colori o della luce e dell’ombra, offrono gli elementi giusti per poter raggiungere una sorta di equilibrio tra espressione, emozione e creatività. Come si estrinseca in lei l’atto creativo?
«I miei dipinti non sono altro che frutto della mia fantasia. Anche quando dipingo paesaggi e prendo spunto da fotografie, a un certo punto è come se calasse un sipario sui miei occhi, allora proseguo personalizzando il tutto, inserendo particolari che in natura non esistono, ma che io vedo. Da qui la nascita dei miei paesaggi, spesso con colori solari e sapientemente accostati tra di loro fino a formare una composizione coloristica armoniosa».
La pittura è l’espressione dell’emozione, non è solo interpretazione fedele della realtà che si offre nell’immediatezza ma soprattutto interpretazione soggettiva e visione personale del pittore che cerca la simbiosi con il soggetto e lo stato d'animo del momento, facendo emergere l’Io interiore. Cosa vuol dire per lei utilizzare la pittura come espressione comunicativa e quali obiettivi rincorre nella sua attività creativa?
«Mentre dipingo sono guidata da una serenità interiore che cerco di trasferire sulle tele, e il prodotto non è altro che il frutto di un’opera che esprime armonia e originalità: in sintesi emerge la mia personalità».
I suoi dipinti denotano un forte interesse per il concetto di natura; in ogni opera emerge la sua capacità di osservare e cogliere le sfumature cangianti che la natura offre a chi possiede uno sguardo estatico, attento e sensibile. La poesia pervade l’intera sua opera e sembra rappresentare la sua prima e fondamentale fonte di ispirazione. Da dove nasce questa esigenza di esprimere la poesia della natura?
«Premetto che sono attenta osservatrice e sentimentale. Adoro osservare la natura mentre cammino: distese di fiori, erba, alberi, nelle varie stagioni dell’anno, e trovo splendido il mutare dei colori. L’albero forse più di ogni altra cosa! Folto, spoglio, fiorito. Infatti ho dedicato più opere all’albero: come per esempio, “Albero solitario” ; “Albero della vita” e già penso in futuro alla realizzazione di più opere interamente dedicate all’albero nelle diverse stagioni».
Lei realizza anche pitture su legno, pitture su stoffa, specchi decorati e poster e questo denota la sua grande versatilità, vitalità espressiva e voglia di sperimentare nuove forme e stili, ma nelle sue opere entra in gioco un altro elemento: il cuore. Solo guardando attraverso di esso si possono trasferire emozioni in un magico incanto che pervade ogni fibra della tela. Cosa può dirci in merito?
«Steve Jobs sosteneva: “L’unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che fai”. La chiave del successo penso sia proprio questa teoria! Sì, io adoro cimentarmi in supporti differenti e trovo bellissimo sperimentare nuove tecniche e motivi decorativi originali ed elaborati, in particolare sui vetri».
“Il Senso dell’Incanto”: quindici dipinti, quindici poesie. Penna e pennello, un perfetto connubio tra la sua opera d’arte pittorica e l’opera in versi di Pina Petracca. Ci parli di questo suo libro.
«Sì, questo libro nasce da un’idea che mi fece venire qualche anno fa Pina Petracca, mia collega e non parente, poetessa, la quale mi suggerì di trovare un’affinità tra alcune sue poesie racchiuse nel suo primo libro pubblicato dal titolo: “L’antidoto contro zucchero e veleno”, con alcune mie opere. Organizzammo così un evento culturale che lasciò il segno. A distanza di anni ho voluto fare il contrario, cioè dalle mie opere, creare poesie specifiche. Da qui la selezione di 15 miei dipinti ispirati alla natura, affiancati appunto da testi poetici di Pina. Nel libro tra l’altro è presente un pensiero scritto dell’attrice Paola Pitagora, già conoscente di Pina, la quale accolse con enorme piacere la nostra proposta».
Parliamo del suo stile e dell’ideazione. La sua capacità tecnica sembra vivificata ed alimentata dalla sua passione di donna. C’è una poetica precisa nelle sue opere? E secondo lei, l’arte è davvero diventata una “splendida superfluità”(come disse Hegel) o pụò ancora avere una funzione sociale?
«Sì, la poetica sentimentale. L’arte ha il potere di curare, anche con le immagini si trova serenità, e nelle mie opere ce n’è tanta (in molti lo sostengono)».
La invito a proporci un suo dipinto con poesia per salutare i nostri lettori.
«Il dipinto che vi propongo ha per titolo: “L’albero della vita” con poesia associata di Pina Petracca dal titolo: “E’ qui adesso”».