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Categoria: CULTURA
“Le stagioni del cuore”, edita dalla Irda Edizioni, è una raccolta poetica di rara intensità. Un viaggio arcano e magico nei molteplici aspetti della vita e nelle sfumature del cuore in cui vengono tracciati abilmente i confini dell’animo
Nei versi di Teresa emerge l’intensità e la passione del proprio sentire che permette di perdersi e ritrovarsi in questo suo viaggio poetico.
La sua scrittura è viva, reale, pulsante, ogni suoi verso non è mai artefatto ma ben saldo ed ancorato al mondo che la circonda, utilizza parole intrise di energia, una potente energia che arriva al cuore e lo scuote, lo risveglia, dona nuova linfa vitale.
Lei racconta l’amore infinito che chiede di essere rivelato; l’amore puro
che deve essere difeso, custodito e valorizzato sopra coltri d'apparenza.
Il suo è un percorso misterioso e familiare a tutti noi, sospeso in bilico tra lo scorrere quotidiano dei giorni e il tempo del cuore.
Il suo modo di comunicare è armonioso, autentico, reale e diretto.
Il titolo “Le stagioni del cuore” racchiude perfettamente questo tuo viaggio nei molteplici aspetti della vita e nelle sfumature del cuore. Parlaci di questa tua silloge poetica.
«Questa raccolta è in realtà frutto di inventiva dove sogno e dipingo il sentimento dell’amore nelle varie sfaccettature. È un viaggio immaginario all’interno di questo sentire così arcano e magico al contempo. L’amore da sempre declamato, è vissuto in realtà da ognuno di noi in maniera diversa nei suoi momenti felici e non, con i suoi dubbi, struggimenti, attese, speranze… Ho cercato di dipingerlo con tutte le sfumature possibili».
In questa silloge cerchi di tracciare abilmente i confini dell’animo che oscillano tra ricordi, nostalgie, desiderio anelato e mai raggiunto, gioie e aspettative del quotidiano vivere. Parlaci di Teresa come scrittrice e come donna.
«Teresa come donna è una indubbiamente una persona solare, che ama la vita trovando sempre il buono in ogni cosa… e questa donna rispecchia appieno la donna scrittrice che ne è un prolungamento dove la fantasia, la sensibilità e le vibrazioni dell’animo si esprimono in maniera quasi tangibile».
Come e quando nasce in te l’esigenza di affidare alla scrittura i tuoi pensieri e il tuo sentire più profondo?
«Scrivere per me è sempre stato un bisogno, qualcosa di cui non ne potevo fare a meno fin dalla tenera età. Scrivere, come esigenza dell’anima di tira fuori, o semplicemente di inventare, è parte della mia quotidianità… non passa giorno, infatti, che non componga qualche poesia o semplice pensiero. Componendo avverto di dare un senso compiuto al mio tempo, quello stesso tempo che spesso, ahimè, ci priva delle cose più autentiche».
Come nasce in te l’esigenza di affidare alla poesia il tuo sentire più profondo?
«La poesia, come tutte le altre forme d’arte, nasce da quell’importante desiderio di comunicare, di sentirsi parte del mondo pur mantenendo quella particolare individualità.
Il sentire, attraverso i versi, racconta, seppur a volte in forma ermetica, ciò che l’anima esperisce all’interno di quelle stanze segrete che ognuno custodisce come la parte più preziosa di sé. A volta si racconta, altre si immagina… tuttavia rimane comunque un esigenza che non si può tenere a bada e che deve necessariamente adagiarsi sulle pagine bianche…».
Secondo Rina Durante, quella del poeta è una delle professioni più difficili, richiede fatica perché il poeta deve manipolare la materia per raccontare la propria vita da condividerla con chi ama la poesia e si identifica in essa. Cosa significa per te essere poeta oggi?
«Significa essere liberi, completamente se stessi, continuando a far vivere quei valori importanti di cui la nostra realtà materialista e sempre di corsa, necessita. È un grido di autenticità contro la falsità, l’opportunismo e tutto ciò che di brutto, purtroppo, vi è nella società».
