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Festival della Valle d'Itria/ Amore e Marte

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

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LUG
2017

Quattro secoli di teatro musicale italiano si snodano lungo il cartellone della 43ª edizione della rassegna più prestigiosa: da Monteverdi a Puccini, passando per Vivaldi, Piccinni, Meyerbeer e Verdi. Dal 14 luglio al 4 agosto è di scena a Martina Franca l’atteso appuntamento con il belcanto

Quando nell’atrio del Palazzo Ducale iniziano a diffondersi suoni melodiosi, voci possenti e meravigliose, vuol dire che, finalmente, l’ estate è arrivata, vuol dire che… ci siamo: il Festival della Valle d’Itria inizia!
Venerdì 14 luglio alle ore 21.00, la 43^ edizione apre con “Orlando Furioso” di Vivaldi, tratto dal capolavoro di Ludovico Ariosto. Come tutte le prime che si rispettino è previsto il pubblico delle grandi occasioni, che calpestando il red carpet, assisterà a un’opera che ha già tutti i requisiti per essere un successo.
I cantanti, la regia, il direttore d’orchestra e i musicisti, la scenografia, il libretto, la coproduzione con la Fenicia di Venezia, penso che tutto ciò renda chiaro che ci troviamo dinanzi ad un evento da non perdere. E sappiamo bene che chi ben comincia…. continua. Tutto il programma è un susseguirsi di opere, concerti, madrigali, che si terranno in chiostri, chiese, masserie “per valorizzare al meglio tutto il nostro territorio”, come ha sottolineato il  professor Franco Punzi, presidente della Fondazione Paolo Grassi, sempre attento alla musica, ai luoghi e soprattutto alle persone.
Presentando questa edizione del Festival, il direttore artistico, Alberto Triola ha esordito affermando che “il Festival della Valle d'Itria - doverosamente e con grato affetto - dedica la sua 43ª edizione alla memoria di Rodolfo Celletti nel centenario della nascita. Allo storico direttore artistico della rassegna si deve l'intuizione su cui si basano, ancora oggi, le scelte culturali e artistiche di un festival fedelmente impegnato in percorsi di ricerca e di approfondimento sul Belcanto italiano, che Celletti faceva risalire al recitar cantando monteverdiano e che prolunga la fioritura dei propri rami fino a tutto il primo quarto del XIX secolo”. E poi ancora “quattro secoli di teatro musicale italiano si snodano lungo il cartellone di questa  edizione: da Monteverdi a Puccini, passando per Vivaldi, Piccinni, Meyerbeer e Verdi. Vale la pena annotare le date di composizione delle opere ospitate in cartellone: 1608, 1727, 1763, 1820, 1840, 1918. La serie è di per sé eloquente e parla di secoli lontani, e di epoche, stili, modi e poetiche molto diverse tra loro; le opere e i compositori qui richiamati recano però, ciascuno a suo modo, il suggello di una stessa gloriosa  e, riconoscibilissima, civiltà musicale”.
Come ogni anno la nostra testata seguirà il Festival e vi renderà partecipi di quanto verrà portato sulla scena. Quest’anno non mancherà il Festival Junior e anche la meravigliosa opportunità per i giovani dai 14 ai 30 anni di poter assistere gratuitamente alle prove generali di tutte le opere in programma.
 Un convegno di due giornate su Rodolfo Celletti, “i consueti appuntamenti di Fuori orario e la mostra documentaria "Amore e Marte - arte, immagini, visioni dalla Magna Grecia al Rinascimento" suggellano la composita e ricchissima offerta di questa 43ª edizione del Festival”.



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