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Montemesola revolution/Il Metal contro la metallurgia

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

1
NOV
2013
Una band di ragazzi in un paese di provincia porta avanti la rivolta, in una guerra fredda combattuta a suon di spartiti e musica Metal contro i big dell'inquinamento tarantino
 
Accade per piccoli passi, la creazione di una band. Succede che ci sono artisti che si riuniscono a poco a poco, spinti dal desiderio di creare buona musica, e di esibirsi in pubblico. Succede anche che la band decida di affrontare tematiche scottanti, e che si impegni socialmente nella denuncia. Ed è questo quello che è successo ai membri dei BlackRiffSmash. I loro video, pubblicati sul web, contano migliaia di visualizzazioni, e i testi si impegnano nel descrivere un disagio interiore e sociale. In un mondo musicale dove i principi stanno decadendo nello squallore, questo gruppo emergente ce la mette tutta, riuscendoci anche, nel risollevare le sorti della musica metal italiana.
Chi sono i BlackRiffSmash?
 «Siamo quattro ragazzi, tutti di Montemesola, con una grande passione in comune: la musica».
Come avete deciso di prendere in mano gli strumenti?
«La passione per la musica rock e metal ha spinto tutti e quattro a prendere gli strumenti in mano, cominciando dapprima a suonare le canzoni dei propri punti di riferimento musicali. Inizialmente eravamo tutti e quattro separati, ognuno suonava per sè o in una band di passaggio. Poi casualmente ci siamo ritrovati a suonare assieme, ad unirci, artisticamente si intende, ed é nata la band».
Cosa esprimono le vostre canzoni per voi? I testi che significato hanno?
«I brani raccontano la realtà di oggi, nella nostra ottica. La musica, così come la letteratura e la pittura, esprime e racconta tutto quello che accade intorno all'uomo. Non tutti gli artisti ovviamente seguono questa linea di "cronaca" nei loro testi; difatti molti di loro trattano di argomenti futili, al solo fine di guadagnare o per il semplice gusto di poter sfondare, senza rischiare raccontando la verità a piena voce. Noi, invece, raccontiamo. I testi dei brani parlano di pedofilia, suicidio e solitudine; di come la vita é diventata frenetica e disturbata, di falsi modelli, di inquinamento. Insomma di tutto, tutto ciò che potrebbe portare l'uomo allo sfascio. Ed è cosi che noi, per mezzo di questi testi, cerchiamo di scuotere le menti e di mettere in guardia la gente da quelli che sono i pericoli legati alla nostra società».
 Avete anche girato un video di denuncia musicale che ha come sfondo l'ILVA di Taranto, con tanto di fumi che fuoriescono dai camini in diretta nel vostro videoclip. Com'è nata"Metastasi",  la canzone in merito?
«"Metastasi" è nata dal semplice fatto che gli scarichi in questione si sono sempre visti, ma mai veramente osservati con un occhio attento. Guardiamo i nostri figli e ci domandiamo quale potrebbe essere il loro futuro in un territorio che si sta consumando sotto gli occhi di tutti, un territorio che sta morendo piano piano. Bisogna fermare il dramma dell'inquinamento e garantire il lavoro a tutte quelle persone che per prime hanno respirato il nero che l'impianto siderurgico ha prodotto per anni».
Quali sono i traguardi raggiunti sino ad ora dalla band?
«I traguardi, e lo affermiamo con orgoglio, sono stati molti. Numerose recensioni da parte di critici musicali, anche a livello nazionale, come quella pubblicata dalla rivista "Metal Maniac". Diverse ospitate in televisione e in radio. La partecipazione a un contest di calibro nazionale, il "Dinamika rock". Due dischi alle spalle, e abbiamo in cantiere il secondo album. Ma soprattutto un pubblico che ci ama e ci segue! Perseveriamo affinché riusciamo a portare la nostra musica e le nostre idee ad un pubblico sempre più vasto. Qualcosa si sta muovendo, e incrociamo le dita!».
Le incrociamo anche noi per voi! Nella vita dei BlackRiffSmash siete dei musicisti a pieno volume, ma cosa si cela dietro gli strumenti?
«Dietro gli strumenti la vita dei BlackRiffSmash è simile alla vita che tutti conducono. Siamo gente umile che lavora e studia».
Cosa consigliate a chi, come voi, vuole emergere nel campo della musica?
«Consigliamo di tenere duro e di crederci davvero. Fare della musica nuova non é facile, e promuoversi é davvero difficile, ma il carattere e la tenacia portano a ottimi risultati. Non bisogna mai mollare, e restare sempre umili».
 


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