Da Roma a Taranto passando per Bari. La birra che tutti considerano come un caposaldo di tarantinità in effetti viene prodotta da tutt’altra parte. Sarebbe bello pensare a un nuovo stabilimento, anche per “inventarci” un futuro produttivo fuori dall’industria
A Taranto quando si parla di birra si fa un nome su tutti. La Raffo è una istituzione come lo è la Peroni per i baresi, come lo è il vino primitivo per i cittadini di Manduria, come lo è la bistecca per i fiorentini. Non tutti sanno però che la Raffo a Taranto viene solo distribuita e venduta.
I tarantini sono legatissimi alla Raffo, ed è giusto che sia così, ma leggendo sul retro dell’etichetta di ogni confezione di birra, a parte “La birra dei due mari” (che ci sembra più che altro uno slogan) leggiamo tutto tranne Taranto, anzi, se ci fate caso troverete anche la dicitura “Roma”.
Sul sito ufficiale della birra si legge: “Il sito è di proprietà della società Birra Peroni Srl” cui fanno seguito i dati della sede legale e del capitale sociale. La società Peroni Srl produce birra negli stabilimenti di Bari, Padova e Roma, dove si trova la sede principale.
Qualcuno dirà: «Certo, anche la Peroni non è più del tutto barese». È vero, ma la Peroni vanta tra gli stabilimenti di produzione anche quello della città di Bari. Ha quindi mantenuto la produzione anche a Bari. Ha pertanto più senso parlare di birra barese.
La Raffo invece ha perso già da molti anni il suo stabilimento tarantino, pertanto viene da chiedersi: la birra che tutti beviamo e che consideriamo tarantina, che viene prodotta altrove (se va bene a Bari) e che viene solo distribuita a Taranto e poi venduta in bar, pizzerie e locali vari come birra tarantina, a parte il simbolo e la sua storia originaria… cosa ha mantenuto di Taranto?
Rivendicare la storia e l’origine della Raffo non dovrebbe anche comportare la rivendicazione della presenza di uno stabilimento di produzione di nuovo a Taranto dove, tra l’altro, viene consumata in quantità industriali e dove creerebbe un po’ di posti di lavoro in una città che ha perso anche la Centrale del latte diversi mesi fa (tanto per citare una delle chiusure illustri nel territorio tarantino che ha causato ulteriore disoccupazione)?
Per scoprire chi siamo e chi potremo diventare in futuro, forse sarebbe bene che scoprissimo e valorizzassimo chi siamo stati.
Detto questo, sapete cosa facciamo? Un “tuzzo” fraterno tra tarantini e baresi con una Raffo in mano a un barese e una Peroni in mano a un tarantino e... alla salute !
E mi raccomando, come suggerisce il Gruppo (e il buon senso): o bevi o guidi!