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Questa settimana un Tè con FABIO MATACCHIERA

Pubblicato da: Categoria: UN TE' CON ME

29
GIU
2012

 

Il tratto principale del tuo carattere?
 
«Sono una persona che si mette sempre in gioco e non si tira mai indietro. Non mi manca il coraggio ma questo non vuol dire che io sia incosciente in quello che faccio. Solitamente prima di buttarmi a capofitto in qualcosa la pondero e poi agisco».
 
Il tuo principale difetto?
 
«Eh, di difetti ne ho parecchi (ride, ndr). Il difetto che davvero mi fa soffrire è la troppa sensibilità che ho».    
 
Se potessi cambiare qualcosa in te? «Vorrei diventare una persona più paziente».
 
Se potessi cambiare qualcosa in Italia?
 
«Cambierei la giustizia. Mi pare che il modo di fare giustizia nel nostro paese non rispecchi l’uguaglianza di trattamento. La percepisco molto iniqua e a volte è anche lacunosa».
 
Chi e cosa avvelena Taranto?
 
«Il vero male di Taranto è l’ignoranza e la mancanza di cultura».
 
Chi e cosa la salva?
 
«I cittadini onesti che si battono senza secondi fini per mantenere alti e forti i diritti che spesso sono calpestati».
 
Indignato o rassegnato?
 
«Sono indignato. Non potrei mai essere rassegnato altrimenti non farei le mie battaglie a favore dell’ambiente e contro chi lo inquina».
Stato d’animo attuale?
 
«Attualmente sono speranzoso. Sono certo che a breve qualcosa cambierà anche a Taranto. Credo che ci saranno delle novità a breve che adesso non posso anticipare».  
 
Canzone preferita?
 
«‘Un senso’ il magnifico brano di Vasco Rossi». 
 
Cosa c’è sul tuo comodino?
 
«C’è una sveglia che suona mai più tardi delle 8 del mattino. Poi ho tante riviste scientifiche che leggo per passione e per documentarmi, e tanti libri che per mancanza di tempo non riesco a leggere ancora».
 
La cosa di cui vai più fiero?
 
«Avere avuto dei genitori che mi hanno educato a rispettare il prossimo e la natura. Il mio essere ambientalista non nasce per caso ma  ha origini lontane, lo sono fin dalla mia tenera età grazie ai miei genitori».
 
E quella di cui ti penti di più?
 
«Mi pento di non essere andato via dalla mia città (sospira, ndr). E’ brutto dirlo ma mi pento di non essere andato via da Taranto. La mia vita a Taranto è quella dell’ambientalista, delle battaglie e delle querele. Mi chiedo se i cittadini si meritino tutto questo mio impegno. Ma alla fine sono qua per i bambini. Lotto per loro affinché  possano vivere in un ambiente sano. Io mi batto anche per i figli di quei genitori che non fanno nulla per migliorare la situazione tarantina». 
 
In quale personaggio storico ti reincarneresti?
 
«Giuseppe Garibaldi».
 
Quale mestiere ti sarebbe piaciuto fare?
 
«Quello che faccio adesso. Oltre al professore ho una mia attività. Mi occupo di monitoraggi e comunicazione sottomarina».
 
Oggetto talismano?
 
«Ho una catenina attaccata al collo dove ho due piccoli ciondoli a cui tengo molto: una luna e un delfino. Mi ricordano un episodio che ho vissuto nel 1990 quando ho attraversato a nuoto partendo dalla Tunisia e arrivando  all’isola di Pantelleria.  In quella circostanza mentre nuotavo sotto una luna piena accanto a me vidi passare un branco di delfini». 
 
Oggetto del desiderio?
 
«Nessuno oggetto ma ho un desiderio: vivere in una città sana e pulita».
 
L’ultima zingarata?
 
«Una delle più grandi l’ho fatta quando avevo 17 anni. Mi venne in mente di costruirmi una pinna come quella degli squali e di attaccarmela sul dorso. Si preoccuparono così tanto i bagnati che dovette intervenire una imbarcazione di pescatori i quali volevano fiocinarmi. Mi accorsi di aver fatto un casino quando emergendo vidi sulla spiaggia le forze dell’ordine. Mi trovavo presso la scogliera di Luogo Vivo».   
Cosa ti fa più ridere?
 
«Indubbiamente i film di Totò e Peppino».
 
Cosa ti fa più paura?
 
«La cattiveria dell’uomo».
 
Luogo del cuore?
 
«E’ la scogliera di Luogo Vivo. E’ il posto dove mi rifugio quando voglio stare con me stesso e concentrarmi. Lì mi sento più lontano dagli uomini e più vicino a Dio».
 
Emilio Riva, Ezio Stefàno. Se un giorno l’ascensore si bloccasse, con quale dei due  condivideresti più volentieri quello spazio angusto fino all’arrivo del tecnico?
 
«Con Emilio Riva  (il tono è fermo e deciso, ndr). Questo perché mi sarebbe più facile parlare più con Riva che con il Sindaco Stefàno»..
 
Con quale politico, possibilmente locale, riuscirebbe più piacevole un viaggio auto da Taranto a Roma?
 
«Qualcuno locale? No, ma un viaggio lo farei volentieri con Rita Levi Montalcini. Avremmo molto di cui parlare».
 
Secondo la legge del contrappasso, quale sarebbe la tua pena più grande?
 
«Io una pena la farei scontate a tutti gli inquinatori. Li farei sguazzare nei veleni che hanno disseminato».
 
Cosa non manca nel tuo frigo?
 
«Non può mai mancare dello yogurt!».
 
E nell’armadio?
 
«Un jeans strappato. Quello non potrebbe mai mancare. Mi servirebbe per fare le riprese e smascherare quanti distruggono il nostro territorio».
  C’è qualcosa che dici in privato e che neghi in pubblico?
 
«Sono sfiduciato nella Chiesa intesa come istituzione. Credo in Dio ma non nella Chiesa». 
 
 
Fabio Matacchiera, 51 anni, professore e ambientalista, si occupa anche di strumentazione per il monitoraggio sottomarino. Dice di sé: «Il mio nome e cognome lo conoscete ormai tutti a Taranto e da qualche tempo grazie all’interesse dei media nazionali per quello che denuncio, sono noto anche in gran parte d’Italia. E’ difficile potermi definire. Sono di certo caparbio e determinato a raggiungere gli obiettivi che mi sono fissato. Ma questo non significa che sono incosciente o impulsivo. Tutto quello che faccio è prima ponderato.»  
 



Commenti:

Claudia 30/GIU/2012

Per modestia o per discrezione la definizione della personalita' di Fabio a mio parere manca di alcuni ingredienti: la grande energia mentale ed emotiva con esiti di creativita' in crosta di rigore e razionalita'; il tutto legato con salsa di contatto fra intuito e operativita'. Ricetta atipica no?

Mari 30/GIU/2012

Una persona sensibile e concreta allo stesso tempo una persona molto semplice e determinata.

Anita 29/GIU/2012

Per noi è un esempio di integrità e di coraggio...la sua anima è pura e il mondo non può fare a meno di lui.

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