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Categoria: CRONACA
Nella serata di ieri, gli Agenti della Squadra Mobile hanno sottoposto a fermo di P.G. due 18enni ed un 35enne tutti di nazionalità egiziana, ritenuti di essere gli “scafisti” della barca di immigrati salvata dalla nave “Zeffiro” giunta ieri nel porto di Taranto.
Mentre si procedeva alle operazioni di assistenza e sbarco di circa 300 persone di origini mediorientali e nordafricane, i poliziotti con il prezioso contributo del comando della nave “Zefiro” sono riusciti ben presto ad identificare i tre egiziani considerati gli scafisti dell’imbarcazione soccorsa al largo delle coste italiane.
I primi inconfutabili indizi sono stati anche supportati dalle preziose testimonianze di alcuni cittadini siriani che hanno raccontato la loro lunga odissea confermando anche l’identità dei tre giovani nordafricani.
Il loro viaggio della speranza, è iniziato alcune settimane fa, dietro il versamento di somme che variano tra i 3.000 ed i 5.000 dollari. L’organizzazione li ha prima condotti a bordo di un autobus ad Alessandria d’Egitto e dopo alcuni giorni di permanenza in una masseria, li ha portati sulle coste egiziane per l’imbarco. Più volte nel corso della navigazione tutti i “passeggeri” sono stati costretti a trasbordare da un battello all’altro condotto sempre da persone diverse.
I tre: CHAWKI Mahamad, MOHAMAD Ahmad (ambedue 18enni) e IBRAHIM Abdelfatth di 35 anni dopo il fermo e i primi rilievi del caso, sono stati accompagnati presso la locale Casa Circondariale.
