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Oh oh cavallo, oh, oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

4
GEN
2015

 

A conclusione di tempestive indagini, due 18enni e due 19enni tutti incensurati di Pulsano, sono stati denunciati in stato di libertà dai Carabinieri poiché ritenuti responsabili del furto di un ciclomotore rubato nei giorni precedenti e del tentativo di estorsione in danno del proprietario, secondo lo schema tipico del cosiddetto “cavallo di ritorno”.

Il buon esito dell’indagine svolta dai militari di Pulsano è stato il frutto dalla perfetta collaborazione fra la Benemerita e la vittima che qualche giorno prima si era presentata presso la caserma di Pulsano, per sporgere denuncia di furto del proprio ciclomotore, avvenuto a Leporano.

I Carabinieri, dopo aver visionato delle immagini di videosorveglianze urbane, accertavano che la sera del furto un’autovettura sospetta, seguita da uno scooter simile a quello rubato, era transitata contromano a forte velocità in una via adiacente a quella in cui era stato consumato il reato.

Il giorno successivo, il proprietario del motoveicolo tornava in caserma, riferendo di essere stato avvicinato da un conoscente di Pulsano che, proponendosi come intermediario, dopo aver concordato e fissato in 650 euro il prezzo per la restituzione del mezzo, gli indicava luogo e ora per lo scambio moto/denaro.

Nella serata di ieri, però, ad attendere gli estorsori c’erano anche i Carabinieri che intraprendevano per le vie del centro storico di Pulsano un vero e proprio pedinamento dell’autovettura in uso al malfattore che, insieme ad un complice, aveva cautamente più volte spostato il luogo dell’appuntamento con la vittima, invitandola telefonicamente a seguirlo in diversi punti dell’abitato.  

Dopo aver girato per diversi minuti, giunti in una via cittadina, i due furfanti parcheggiavano l’auto, invitando la vittima a seguirli in un vicolo, ma prontamente sopraggiungevano i Carabinieri di Pulsano che provvedevano a bloccarli.

Gli ulteriori accertamenti svolti dai militari consentivano di individuare altri due complici e il luogo in cui era stato occultato lo scooter, che veniva restituito al legittimo proprietario.

I quattro ragazzi venivano deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per i reati di concorso in ricettazione e di tentata estorsione. 



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