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Tagliamo la testa al pelo

Pubblicato da: Categoria: GLAMOUR

24
APR
2015
Ovvero ecco l’unico motivo per cui rimpiangere di essere donne. Dal rasoio alla brasiliana, coraggio: riponete il collant coprente
Amiche, è iniziato il conto alla rovescia. I collant spero che li abbiate già sepolti nell’armadio da almeno due settimane, ma se la vostra exit strategy è ripiegare sull’uso imperituro dei pantaloni, sappiate che non potrete mascherare a lungo. Qualche giorno al massimo e tocca mettere fuori le gambe, possibilmente depilate. Parlo a voi, le fedelissime del collant coprente da ottobre fino a che si può. A voi, che avete disertato le truppe della ceretta perpetua, nelle cui schiere militano per lo più donne con amante, donne con fidanzamenti recenti e donne che se saltano gli strappi nei mesi invernali saranno costrette al machete. Gli uomini non lo sanno, ma prima dell’implacabile “prova costume”, che almeno ha il pregio di essere democratica, ovvero nessuno escluso, per noi ragazze c’è la prova contropelo. So che state pensando di tagliare la testa al pelo con una veloce e sbrigativa passata di rasoio al posto dell’implacabile ceretta ma fermatevi perché, come ogni fine aprile che si rispetti, è tutto un proliferare di nuove tecniche per la depilazione perfetta, ovvero indolore. Quest’anno la mania sono le ricette naturali. Ecco, anche se è strano a credersi, io sono una sostenitrice dei “rimedi della nonna” e simili più o meno per tutto, ma bisogna ammettere che in due fattispecie proprio non funzionano, ovvero in caso di malanni (a meno che non vogliate guarire da una tosse in 18 giorni) e in sostituzione dell’estetista. Comunque il dovere di cronaca mi spinge ad informarvi sulle avveniristiche tecniche del 2015.  Medaglia di bronzo (si sale il podio giudicate voi per cosa) alla “ceretta orientale”. Il pelo andrà via dopo 5 ore di Nam-myoho-renge-kyo, o magari cadrà dopo qualche seduta di Reiki? Minacceremo la ricrescita a colpi di Tai Chi? Niente di tutto ciò: “bastano semplicemente” un bel secchio di acqua e un pacco di zucchero e due gocce di limone. S’impastano a mano gli ingredienti fino a ottenere tante piccole palline di caramello che, passate sul corpo, strapperebbero via perfino peli robusti come un nespolo giapponese. Come potete intuire, la tecnica è particolarmente apprezzata per la praticità nella realizzazione. Per quelle che la nonna non basta ma il rimedio deve affondare le proprie radici nella storia, ecco la ceretta araba, medaglia d’argento. Novelle Cleopatra, farete sciogliere a bagnomaria acqua, zucchero e miele per realizzare un impasto tiepido, denso e vischioso che poi vi spalmerete sul corpo e lascerete raffreddare.  Una volta che l’impasto sarà duro come una barretta di croccante, dovrete “solo” strapparvelo di dosso, cercando di non portarvi via la pelle insieme ai peli superflui. Tecnica particolarmente apprezzata per la durata del risultato, probabilmente dovuta alla scuoiatura. Medaglia d’oro alla ceretta brasiliana e una medaglia andrebbe di certo data a chi è in grado di capire esattamente come sia possibile farsela. Attenzione, perché qui si sfiora il futuribile. In pratica si viene avvolte in un’unica colata di cera bianca tutta naturale, che poi viene come sfilata via dal corpo in un unico, magico e rapido colpo, tipo i pantaloni degli spogliarellisti. Non so, forse la tecnica di depilazione prevede un prestigiatore o proprio uno dei California Dream Men, che nel frattempo s’è riciclato restando comunque nel settore “pelo e dintorni”. Tecnica particolarmente apprezzata per chi ha poco tempo ma ignota resta la posizione in cui viene praticata. Vi ho convinte, vero? Il lettino della vostra estetista vi appare adesso come un’alcova di piacere e il rasoio come una bacchetta magica. Quindi basta indugi, via i peli e fuori le gambe! Gli amici uomini ringrazino.
 
 


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