Una storia lunga e non ancora interrotta, quella che fa dello street food un vessillo innalzato sulla migliore gastronomia italiana. Continua anche questa settimana, per accompagnare l’attesa di Gnam, il festival europeo dello street food che si terrà a luglio a Martina Franca e Matera, la proposta di alcune ricette tipiche che potrete ritrovare – e assaggiare - durante l’evento
Moussakà
Grecia
La parmigiana ellenica
Il moussakà (in greco: μουσακάς) o mussacà è un piatto tipico della cucina greca, balcanica e medio-orientale, affine alla parmigiana di melanzane nella versione siciliana (piuttosto che quella napoletana, caratterizzata da mozzarella e sugo di pomodoro). La versione greca del moussakà è la più nota. Si tratta di uno sformato a base di melanzane e nelle zone più vicine alla Turchia con carne tritata, da cuocere in forno, guarnito con una spessa copertura di besciamella gratinata. Di moussakà ne esistono numerose varianti basate su zucchine, patate ed altre verdure, aromatizzate con spezie a piacimento, ad esempio l'aneto.
Picanha
Brasile
Lo piedone che conquista
Con la denominazione di Picanha si indica un taglio di carne tipico della cucina brasiliana, corrispondente al “codone di manzo”.
Si tratta di un taglio di peso massimo 1 kg – 1.1 kg, dalla forma triangolare. Su uno dei due lati è presente un caratteristico strato di grasso spesso un centimetro.
Viene utilizzato per la preparazione del churrasco, la tradizionale grigliata brasiliana. La particolarità di questa preparazione è costituita dalla cottura diretta al calore della brace, con la carne posta però a una certa altezza, tra i 15 e i 60 cm. Le carni vengono grigliate direttamente sulla “grelha”, oppure preparate su uno “spiedone” a sezione piatta o a V.
Durante la cottura il grasso, sciogliendosi, fornisce il sapore caratteristico. Un’altra particolarità del churrasco è la preparazione delle carni rosse per la cottura, che avviene solo con sale grosso (eventualmente macinato, ma sempre grossolanamente).
Lo gnocco fritto
Emilia
Il trionfo della frittura
Lo gnocco fritto, la cui origine viene fatta risalire all’epoca longobarda è una ricetta tipica emiliana, si tratta di un impasto tipo pasta di pane tagliata in forma romboidale, fritta nello strutto o nell’olio e poi farcita con salumi e affettati. Il gnocco fritto (con l’articolo volutamente sbagliato come mi suggeriscono le amiche emiliane) viene servito come antipasto oppure per accompagnare i pasti al posto del pane, e da zona a zona prende nomi diversi e preparazioni leggermente differenti, esistono numerose versioni di questa ricetta, c’è chi mette il latte al posto dell’acqua, chi utilizza lo strutto come grasso (come vuole la tradizione) oppure mette il burro, o l’olio.
Pane e panelle
Sicilia
Buone coi “cazzilli”
La panella, è una frittella di farina di ceci, tipico cibo da strada della cucina palermitana.
Le panelle in passato solitamente si mangiavano soprattutto in mezzo alle Mafalde - forme di pane di circa 200 grammi con la crosta ricoperta di semi di sesamo (a Palermo detto "cimino") - o in mezzo a panini rotondi di pasta non lievitata chiamati in palermitano antico "cacciotti"; adesso, nelle ormai poche friggitorie rimaste a Palermo, esse vengono servite in panini oblunghi, ricoperti di sesamo chiamati "semprefreschi". Le panelle sono spesso consumate assieme ai "cazzilli" (crocchette di patate con prezzemolo) o con altre specialità fritte in pastella, e condite a piacere con sale e limone.
Le panelle rappresentano il caratteristico spuntino del palermitano infatti si possono acquistare in moltissimi luoghi della città, in particolare nelle “friggitorie", anche ambulanti, presenti sulle strade di grande traffico, nei quartieri popolari o residenziali, nei quartieri nuovi, nel centro storico.