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AGRICOLTURA, AMBIENTE, API/APITERAPIA: IL MIELE NON SOLO NEL LATTE

Pubblicato da: Categoria: Curiosità

15
NOV
2018

Tra le nuove frontiere mediche sta trovando sempre più riconoscimento l’apiterapia: pratica scientifica che utilizza il miele e i prodotti dell’alveare per il trattamento di patologie e disturbi generali. In tutte le civiltà si riscontrano testimonianze circa l’uso di prodotti apistici per la cura delle malattie. I prodotti delle api, utilizzati per scopi curativi, fanno parte di quelle esperienze racchiuse nelle tradizioni culturali di ogni civiltà e popolazione. Lo stretto rapporto tra uomo e natura fa sì che l’allevamento delle api, con i suoi aspetti scientifici e culturali, trovi nell’ampio uso dei prodotti dell’alveare un valido legame. L’apiterapia comincia ad essere conosciuta in Europa nella metà del 1800 quando venne introdotto il veleno come prodotto indicato per la cura delle malattie reumatiche e i dolori articolari. La puntura d’api rappresenta il primo rimedio che venne riconosciuto efficace e la veleno terapia come quella pratica idonea anche a desensibilizzare le persone allergiche alle punture di insetti. Le diverse somministrazioni, dalla pomata al veleno tal quale somministrato tramite puntura diretta, introducono in campo medico alternative naturali di guarigione. L’apiterapia riscuote sempre maggiore interesse, confermando un crescente consumo di tutti i prodotti dell’alveare. Infatti si possono considerare prodotti dell’apiterapia non solo il miele, ma anche propoli, pappa reale, polline, veleno e cera. Citando solo alcuni degli usi praticati con i prodotti dell’alveare, si ricorda il propoli, antisettico e antibatterico naturale, utilizzato come rimedio efficace contro infiammazioni del cavo orale e sintomi da raffreddamento, la pappa reale, integratore naturale ricostituente, il polline, energetico per l’alto contenuto proteico, di grande importanza per il trattamento delle prostatiti e nelle cure per desensibilizzare alle allergie dovute al polline stesso. In questo elenco approssimativo dei molteplici benefici arrecati dai prodotti dell’alveare, la cera rappresenta il prodotto ad uso cosmetico più usato. Il miele viene invece utilizzato nella medicazione delle ustioni, delle ferite, delle piaghe. Le proprietà batteriostatiche del miele e la sua composizione fisico chimica particolare permettono di garantire un’adeguata protezione delle parti lesionate, garantendo una buona rigenerazione dei tessuti. L’apiterapia trova un suo utilizzo anche in medicina veterinaria e in agricoltura. In veterinaria è utilizzata sia per curare lesioni cutanee, sia come integratore alimentare. In agricoltura invece il propoli trova spazio come prodotto anticrittogamico utilizzato per il controllo di malattie fungine e batteriche. Un passo importante sarebbe quello di garantire miele e prodotti dell’alveare come presidio sanitario sostenendo gli apicoltori nella produzione nazionale di tutti i prodotti dell’alveare, favorendone il consumo. Nel 2006 il primo convegno di “Apimedica” ha voluto rappresentare l’inizio di un confronto tra la comunità scientifica e medica, rinnovando lo scambio a cadenza biennale. Interesse mantenuto vivo anche dalla sensibilità e dall’interesse di molte case farmaceutiche, che stanno proponendo sul mercato prodotti medicinali a base di prodotti apistici specializzati: da garze medicate a medicinali, ad integratori alimentari. L’interesse scientifico coinvolge anche quello economico creando sinergie a beneficio di tutti, contribuendo a diffondere la conoscenza di un patrimonio culturale e una frontiera innovativa che vede nell’uso dei prodotti dell’alveare una grandissima opportunità.



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