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Basket/La vera vittoria è aver visto competizione

Pubblicato da: Categoria: SPORT

23
MAG
2014
Costruita con competenza, pochi soldi e poco tempo, il vero miracolo della Fortitudo Basket Martina è stato quello di divertire i propri tifosi con umiltà e tanto ardore
 
“Una stagione molto al di sopra delle aspettative”. Non si lascia andare più di tanto Nico Valzaniquando gli chiediamo un giudizio sulla stagione appena conclusa della prima squadra di basket cittadina, la Fortitudo Basket Martina, marchiata Due Esse in un connubio ormai consolidato. Ma le parole del dsbluarancio diventano puro eufemismo di fronte al risultato sportivo di una compagine, partita apparentemente alla sprovvista, ma divenuta col tempo squadra, capace di mettere paura alle prime della classe e di difendere il parquet di casa come nei tempi migliori.
Frutto di scelte mirate, azzeccate oltre che da Valzani, dal vicepresidente Marcello Schiavone e dal patron Pinuccio Micoli. Il triunvirato in estate sembrava sul punto di gettare la spugna, sommerso dalle pendenze verso giocatori e tecnico, e inizialmente privo del sostegno economico per la stagione a venire del main sponsor Due Esse. 
Il rinnovato impegno economico della famiglia Scatigna concesse nuovo spazio di manovra ai tre, che così, a pochi giorni dall’inizio del campionato, si ritrovarono a dover mettere su in quattroequattrottoun team in grado di giocare di lì a poche ore. 
Per prima cosa si doveva scegliere un timoniere: dopo l’addio di Meneguzzo la scelta ricade su Alessandro Fantozzi, campione italiano molto amato dai cestofili italiani, nel frattempo divenuto un apprezzato allenatore.
Fantozzi non delude le attese e insieme aValzanitira fuori un collettivo come un coniglio dal cappello. Data per armata brancaleone, capitan Raffaelli e gli altri cominciano pian piano ad entrare in forma. Lo spirito di gioco di Fantozzi comincia anch’esso a prendere forma. I risultati sono solo una logica conseguenza. 
Sono almeno tre le vittorie della Fortitudo al termine di questo campionato: la prima è essersi giocati addirittura i play-off, obbiettivo fallito lo scorso anno; la seconda è stata poterselo giocare a testa alta. La terza è Pierclaudio Di Bello in nazionale under 20, diciottenne martinese pronto a spiccare il volo verso altri palcoscenici. Gli studi e l’università chiamano il ragazzo. Valzani lo saluta con affetto: “Purtroppo lo perderemo”. Intanto i tifosi ringraziano e già pensano prossimo anno. Il ds di granito no: “E’ ancora troppo presto” dice. Forse in cuor suo vuol godersi ancora un po’ questo miracolo. Un miracolo di competenza. Altro che no.
 


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