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I REMATORI MAGNA GRECIA ACCAREZZANO IL MARE PER UN SOGNO

Pubblicato da: Categoria: SPORT

26
OTT
2017

A Taranto, posizionato sullo splendido Lungomare, uno dei più belli in assoluto, c’è la sede della Lega Navale. Fra le tante attività marinaresche che prendono vita in questa sede, da tantissimi anni, c’è l’ Ass. Asd Rematori Magna Grecia

“E se il destino avverso mi terrà lontano, allora cercherò le dolci acque del Galeso caro alle pecore avvolte nelle pelli, e gli ubertosi campi, che un dì furono di Falanto lo Spartano. Quell’angolo di mondo più d’ogni altro m’allieta”.  Sono frasi dello scrittore e storico greco Pausania, vissuto nella seconda metà del II sec., con cui racconta che Falanto, l’ecista (fondatore) spartano al seguito dei Parteni, fondò Taranto e ne divenne re intorno al 706 a.C.. Le abbiamo trovato fra i commenti dei Rematori di Taranto ai quali dedichiamo questa pagina di sport e umanità.
Potrebbero essere solo momenti di scambio socio-culturale ed invece, dietro il lavoro costante di questi ragazzi, che proveremo a raccontarvi, c’è tanto di più. Immergiamoci (si fa per dire, trattandosi di mare, sarebbe pericoloso).
A Taranto, posizionato sullo splendido Lungomare, uno dei più belli del globo, c’è la sede della Lega Navale. Fra le tante attività marinaresche che prendono vita in questa sede, da tantissimi anni, c’è l’ Ass. Asd Rematori Magna Grecia.
Il Direttore Sportivo dell’associazione e istruttore F.i.c.s.f (Federazione Italiana Canottaggio Sedile Fisso), settore voga,  è il prof. Luciano Boscaino. Fanno parte del team con incarichi specifici, un delegato regionale F.i.c.s.f ed istruttore di 1° livello, Gianluca Di Giacomo e Flavio Buonomo, anche lui come istruttore di 1° livello. I team sono composti sia da vogatori maschi che da vogatrici femmine che, oltre alle competizioni prettamente locali, gareggiano a livello regionale, nazionale (come nelle grandi realtà di Venezia e Trieste), ed anche all’estero, in Inghilterra soprattutto.
Gare recenti. TROFEO DEL MARE - 2017 - Voga a 10 remi a sedile fisso.
Durante il Trofeo del Mare, disputatosi a Taranto, domenica 15 ottobre, nello specchio d'acqua antistante il Lungomare,  si è svolta la regata della Voga su Lance a 10 remi a sedile fisso.
I Rematori Magna Grecia LNI Taranto si sono classificati al terzo posto, stesso risultato per le rematrici. La premiazione dell’evento si è svolta nella splendida cornice del Castello Aragonese.
E’ giusto ricordare la competizione, ovviamente importante per dare il giusto riconoscimento agli atleti e alle atlete dei team Magna Grecia… ma il compito di noi cronisti, talvolta, va oltre il dato tecnico.
Osservando tutti coloro che si cimentano in questo sport, abbiamo colto dei particolari di non poco conto. Ci siamo fatti accompagnare, in questo percorso, da una di loro, Sabina, mamma, moglie, avvocatessa.
Abbiamo visto all’opera, insieme a lei, Marina, Anna, Laura, Paola, Mariella, Samantha, Mavi, Mina, Annamaria, Giusy, Tiziana, le Rosanna (perché sono due) ed Ivana. Quasi tutte mamme-lavoratrici, dall’impiegata all’ipermercato, con orari ballerini, alla fisioterapista, alla nutrizionista, all’avvocatessa, alla speleologa, alla segretaria, alla volontaria del W.W.F.
Fra gli uomini, Flavio, Gianluca, Andrea, Alessandro, Gabriele, Salvatore, Angelo, Pasquale senior, Pasquale junior, Cosimo, Antonio, Francesco, Marco e Salvatore, molti sono avvocati, alcuni odontoiatri, altri ingegneri, altri ancora impiegati di agenzie postali e poi i lavoratori del settore industriale. Tutti con orari assurdi che, per esser puntuali, fanno grandi sacrifici; unico compenso, qualche ora salutare, al cospetto della splendida Taranto vista dal mare.
Abbiamo visto all’opera dei ragazzi provenienti dall’Africa che il gruppo ha accolto come fratelli, come dovrebbe essere normale in ogni ambito, ma questo è un altro discorso che ci riserviamo di analizzare in un’altra occasione.
Il mare, grande risorsa di una Taranto che tenta di riemergere, potrebbe tornare ad essere il punto focale della resurrezione. Il sacrificio di queste donne e di questi uomini, sembra quasi essere una preghiera, recitata col rumore dei remi che incontrano l’acqua, all’una di quasi ogni dì, mentre tutti gli altri cittadini stanno pranzando, meritevoli di una pausa dopo mezza giornata di lavoro.



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