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Manovre dietro le quinte

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

24
NOV
2016
Una domenica  diversa,  ma diversa davvero: a teatro di mattina, a teatro sul palco, a teatro a pranzo
 
 
Originale, interessante, emozionante l’idea dell’Associazione  Armamaxa Residenze Teatrali di Ceglie Messapica, di proporre delle matinèe nel giorno festivo e per di più solo per 50 spettatori, che invece di accomodarsi in platea, condividono il palcoscenico con l’attore, entrano dal retro, si siedono comodamente e respirano l’arte a sipario chiuso. L’attore è a due passi,  ogni espressione, ogni batter di ciglio,  ogni piccolo gesto non è perso da alcuna distanza. Così pur restando fermo e in rigoroso silenzio ti senti protagonista anche tu, il solo essere sul palco ti rende attore di un testo meraviglioso, dinanzi ad una scenografia fatta da tende nere e grosse corde arrotolate e sapientemente fermate al muro, le guardi e inevitabilmente pensi a quanti pannelli  hanno fatto scorrere negli anni, quante  storie, quanti copioni, quanti attori hanno osservato da dietro alle quinte.
Ascolti, guardi, sei coinvolto e pensi che non riuscirai mai a esprimere con le parole quello che stai provando, che stai vivendo in questa domenica mattina, così diversa.
Al termine applaudi, applaudi e applaudi ancora,  perché è stato proprio bravo: magistrale nell’interpretazione, eccellente come scrittore. “Digiunando davanti al mare” di e con Giuseppe Semeraro mi lascia piacevolmente attonita e ferma, quasi incapace di muovermi per conservare ancora l’emozione provata. Ma il sipario si apre e il pubblico scende per raggiungere il foyer dove verrà servito un brunch ricco e gustosissimo accompagnato da un ottimo vino rosso… Meravigliosa sinestesia domenicale.
La mente spesso la scopro capace di voli pindarici, prima, sinceramente, mi meravigliavo un po’, ora mi sembra quasi naturale, che dal teatro sul palco mi abbia portato a pensare, azzardando parallelismi, con i diversi incontri che si stanno svolgendo a Martina, nei quali si chiede ai cittadini di essere artefici del loro futuro, di esprimersi, di essere pronti al confronto e soprattutto di mettersi in gioco per una crescita sociale e culturale, in una sola parola ad essere protagonisti…insomma a salire sul palco…ma l’esperienza mi insegna che poi quando l’attore prescelto comincia a recitare, il pubblico rimane fermo, in silenzio, senza possibilità di proferir parola. E quando si tratta di consumare il pranzo, mangiano solo i prescelti, poi il sipario si chiude e tutto è come prima, tutto come sempre, non solo di domenica.
 


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