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La verità ai tempi delle fake news

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

30
AGO
2018

È divenuto molto difficile sapere se le notizie siano reali o costruite ad arte per generare una precisa reazione nei lettori. Ci sono, infatti, i professionisti del falso che su richiesta si occupano solo di diffondere falsità

Fake news, bufale, menzogne, notizie addomesticate, notizie non verificate sono ormai così diffuse da inquinare anche quelli che sono i canali ufficiali di diffusioni dell’informazione. Neppure gli esperti di comunicazione riescono, in alcuni casi, a distinguere immediatamente una notizia da un falso, proprio per il livello di perfezione che è stato raggiunto nel diffondere notizie non vere. È evidente che i professionisti della comunicazione, che non abbiano altro interesse se non quello di diffondere la conoscenza dei fatti, sanno come difendersi ma questo non è sufficiente per permettere ai lettori o gli utilizzatori della rete di conoscere sempre la verità. Anche nel settore della televisione e del giornalismo, purtroppo, ci sono casi in cui l’oggettività risente di notevoli condizionamenti. Mentre nel passato accadeva che l’utenza avesse la possibilità d’informarsi attraverso reti televisive o testate giornalistiche fra le quali scegliere quella più confacente ai propri gusti, oggi si attingono la maggior parte delle notizie dalla rete, cosa che è sicuramente più popolare ma priva di filtri. Ciò che si legge, è spesso mancante dei requisiti che ne garantiscano la veridicità e risente eccessivamente di seconde finalità oltre quella di riportare i fatti. È divenuto molto difficile sapere se le notizie siano reali o costruite ad arte per generare una precisa reazione nei lettori. Ci sono, infatti, i professionisti del falso che, su richiesta, si occupano solo di diffondere falsità. Attualmente, non è possibile neppure affidarsi alle testimonianze fotografiche e filmate perché anche queste possono essere completamente manipolate. Pregi e difetti dell’evoluzione. Le conseguenze sono immediate, sono molto evidenti e dannose specie per l’opinione pubblica. La cronaca, ad esempio, è la restituzione di avvenimenti accaduti, attraverso una descrizione quanto più calzante con la verità e scevra da opinioni. Una sorta di fotografia degli eventi. Se si racconta una notizia falsa di cronaca e la si diffonde con le stesse modalità dell’informazione reale, si possono ottenere delle risultanze perfino incontrollabili. Se la stessa cosa avviene raccontando la politica, l’effetto è ancora più deleterio. Il c.d. “cittadino comune”, quello che si occupa delle sue normali attività e che, quindi, non svolge un ruolo nella comunicazione, s’informa come può, attingendo le notizie nel modo più immediato. Sempre che questi non sia un assiduo lettore dei giornali, più di uno appunto, o un puntuale telespettatore o radioascoltatore, tende ad aggiornarsi tramite la rete internet e, molto spesso, attraverso i social dove sono proposte notizie la cui attendibilità non è sempre garantita. Questo, naturalmente, non deve criminalizzare né internet e neppure i social, dove si possono ritracciare informazioni anche molto interessanti, dettagliate e in quantità quasi inesauribile. La cosa assolutamente necessaria, però, è saperlo fare con capacità di discernimento. Per favorire questa condizione, è necessario conoscere alcune norme che permettono un buon orientamento fra notizie vere e false. Per difendersi dal falso è necessario adottare alcuni accorgimenti il primo dei quali è leggere per intero le notizie non lasciandosi impressionare solo dagli occhielli, dai titoli e dai catenacci perché servono per attrarre il lettore, riassumono il contenuto ma, evidentemente, non possono riportarlo per intero. L’altra accortezza fondamentale è l’impiego del sufficiente distacco durante la lettura delle notizie, necessario ad acquisire i fatti per poi, eventualmente, commentarli. Dopo queste due azioni preliminari, è importante individuare la fonte della notizia perché quanto più questa è affidabile, tanto più è attendibile ciò che è trascritto. Per affidabilità s’intende l’indiscutibile apprezzamento acquisito negli anni di attività proprio in merito alla correttezza delle notizie riportate. Altro indizio che permette d’individuare la veridicità è la composizione dell’articolo o della notizia proposta in rete. Deve essere scritto in lingua italiana corretta e comprensibile. E’ impensabile, infatti, che in una notizia seria siano presenti errori grammaticali ben differenti dai refusi. Una notizia deve contenere alcuni dati che sono indispensabili per comprenderne il contenuto. In linea di massima si basano sulle regole necessarie per la composizione di un periodo scritto e che nel giornalismo hanno assunto il nome di “regola delle 5 W” o “five Ws” dalle iniziali delle cinque parole inglesi: Who (Chi), What (Che cosa), Where (Dove), Why (Perché), When (Quando), dove Why è, a volte, sostituito o integrato da How (Come). Quanto più la notizia è eclatante, tanto più deve essere verificata attraverso alcune precauzioni: se è davvero tale sarà riportata quasi contemporaneamente dalle testate giornalistiche e radiotelevisive più importanti ed è più affidabile una notizia appena pervenuta con qualche discordanza fra un’agenzia e l’altra che dati assolutamente identici. Salvo che non si tratti di un comunicato ufficiale. Nelle vere notizie non esiste il passaparola ma la costatazione. Bisogna assolutamente diffidare di quei comunicati riportati dai social che sono redatti con grafica vistosa, perfino pacchiana che promettono notizie e rivelazioni sensazionali perché, frequentemente, riportano notizie reinterpretate e manipolate oppure totalmente false e create solo con l’intento di generare reazioni finalizzate. Altra accortezza fondamentale è quella di diffidare delle informazioni che riportano troppi valori numerici che, spesso non corrispondono alla realtà, salvo se chi ha diffuso la notizia non sia una testata specializzata. Questo vale particolarmente se ai numeri corrispondono denaro o esseri umani. Una nota deve essere fatta per gli articoli di natura medica, scientifica o tecnica. Un articolo o un post in rete attendibili, si limitano a riportare dati ripresi da pubblicazioni specializzate specie se l’argomento trattato è di reale rilevanza. Se la notizia corrisponde a verità, avrà già avuto diffusione mondiale e, pertanto, è sostanziale che la riproposizione citi le fonti biografiche senza le quali diviene inattendibile. Più che cercare in rete le spiegazioni a notizie molto specifiche, con ricerche che non possono sostituirsi a decenni di studi, conviene affidarsi al parere diretto di chi abbia realmente studiato, ricercato e sperimentato per decenni. Un’altra buona norma è non affidarsi solo alle notizie che si vorrebbero leggere o ascoltare ma a tutte quelle che siano affidabili perché, liberarsi dai preconcetti e osservare la realtà da diverse prospettive, aiuta a raggiungere velocemente la verità che diviene, così, molto più nitida e completa. Circa le opinioni e le notizie di costume, moda, tecnologia, stile, si può avere una maggiore tolleranza lasciandosi trasportare dai propri gusti. Una cosa non deve mai sfuggire al lettore, al radioascoltatore e allo spettatore: dietro ogni notizia, se è davvero tale, c’è una redazione che esegue un preciso lavoro di verifica e prima che sia diffusa, c’è sempre l’ultimo vaglio del direttore responsabile. Discutere, esprimere opinioni, contestare, proporre, evidenziare sono tutte attività utili alla crescita culturale e al civile confronto, esattamente al contrario della diffusione di menzogne che, oltre a essere un’attività discreditante, si scontra a breve con la verità. Prima di divenire portatori d’informazione, quindi, è necessario essere informati, entro i limiti delle proprie competenze oltre le quali bisogna necessariamente affidarsi a chi ne ha differenti, maggiori e qualificate. L’ultimo consiglio per non imbattersi in cattive informazioni, evitando di divenire solo uno strumento di diffusione del falso, è quello di leggere, continuamente, qualsiasi cosa e imparare il più possibile. Un popolo che ignora è molto più facile da addomesticare. Chi non conosce non deve essere ritenuto stupido perché, come per chiunque, il suo vuoto può essere colmato a qualsiasi età. La conoscenza è importante perché permette a ognuno di scegliere e, soprattutto, di decidere. Se è acquisita senza scorciatoie porta a essere liberi.

 



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