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Quante storie/ La (stra)ordinarietà del quotidiano

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

13
FEB
2015
“Ti ricordi di via Leuca?”, così Lecce si racconta. Il ritratto di un quartiere e della sua gente attraverso volti, luoghi e immagini inedite
 
I colori della foto non lasciano spazio a dubbi. Risale a metà degli anni Novanta, e ritrae una coppia di giovani immigrati indiani nel giorno del matrimonio. Intorno, amici e parenti vestiti leggeri, probabilmente è una domenica di primavera, o forse d’inizio estate. Accanto agli sposi, un prete dal sorriso largo e complice. Si tratta di don Pasquale, una di quelle figure che resta vivida e presente, e che lascia traccia di sé perfino in chi non lo ha conosciuto direttamente, nonostante fisicamente non ci sia più da circa vent’anni, ormai. Un’istantanea, questa, che, inconsapevolmente, aveva “catturato” l’anima di un quartiere, anticipando i cambiamenti della sua comunità. Quella nata e vissuta intorno a via Leuca, a Lecce. La foto è uno dei tasselli che compone il progetto “Ti ricordi di via Leuca?”, curato dall’associazione Cinema del Reale all’interno del programma di Rigenerazione Urbana dedicato alla storica via del comune salentino.
Così gli organizzatori presentano l’iniziativa: «l’idea è quella di realizzare un vero e proprio ritratto di quartiere attraverso le testimonianze fotografiche e filmiche realizzate negli anni dai suoi abitanti. Far emergere ricordi e testimonianze. Un patrimonio di conoscenza che a sua volta potrà essere fruito, proprio come accade in una biblioteca, da artisti visivi, studiosi e soprattutto dagli stessi abitanti».
“Ti ricordi di via Leuca?”  rappresenta la Storia che si alimenta e (ri)costruisce attraverso le storie. Storie di (stra) ordinaria quotidianità tenute insieme da una ricerca costante. Un work in progress che vuole “mappare” e raccontare la metamorfosi del quartiere, uno dei più multietnici e popolosi di Lecce, attraverso i volti e i suoi luoghi più emblematici. Così, scorrono davanti agli occhi scene che ripercorrono uno spaccato temporale vastissimo, dai primi del Novecento agli anni Settanta. Foto in bianco e nero, istantanee a colori e pellicole Super8 restituiscono una via Leuca molto diversa e lontana da quella di oggi. Una zona decentrata e povera, percorsa quasi esclusivamente da biciclette, nel periodo tra gli anni Cinquanta e Settanta. Quanti, soprattutto tra quelli che hanno vissuto via Leuca in anni recenti, se la sarebbero immaginata così?
Il progetto sta rimettendo in gioco la memoria dell’intera comunità, dei suoi centri di aggregazione, e dei singoli. Il fondo fotografico donato dalla chiesa di San Guido, punto di riferimento per il quartiere, si è rivelato, ad esempio, una vera e propria “miniera”, un forziere che ha custodito preziose tracce della storia sociale di Lecce. A questo si sono aggiunti i fondi delle famiglie Pallara, Giancane e D’Anna. 
«Abbiamo in mente mille idee e tanto da fare. Per iniziare, dopo aver raccolto il materiale, lo digitalizziamo e riconsegniamo al legittimo proprietario. Abbiamo realizzato un sito web per raccogliere piccole storie di vita a partire da vecchie film o fotografie di famiglia. Produrremo delle visioni e delle videoinstallazioni pubbliche per raccontare attraverso le vostre immagini la storia del quartiere. In futuro, le metteremo a disposizione di chi volesse studiarle o utilizzarle all'interno di produzioni audiovisive, mostre o libri. Tutto questo, sempre dopo essere stati autorizzati dall’Archivio e dagli autori o titolari delle immagini». 
“Ti ricordi di via Leuca?” è stato presentato nei giorni scorsi presso il Bar Massimo, e al momento è ospitato dal Foto Studio Diaframma di Viale Otranto. Un pretesto e un’occasione per consentire agli abitanti del quartiere di conoscersi, socializzare, condividere esperienze e pezzi di ricordi. Così, tra un caffè e un pasticciotto, volti e luoghi ritrovano i propri nomi. E noi, il nostro posto nella comunità.
 


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