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Dopo 43 anni la sciagura aerea del Monte Serra continua a commuovere

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

3
MAR
2020

Al quadrimotore C130 Hercules, forse bastavano pochi metri in più per superare la cima del Monte Serra per evitare quel tremendo impatto sulle pendici del monte. Purtroppo il fatale e atroce destino avverso, quel terribile 3 marzo 1977, causò la morte di 38 giovani Allievi dell’Accademia Navale di Livorno, un Ufficiale accompagnatore e cinque membri dell’equipaggio del velivolo.

Gli Allievi della 1^Classe dell’Accademia, appartenenti al corso INVICTI (mai vinti e mai divisi) il pomeriggio del 3 marzo 1977 imbarcarono sul C130 della 46^ brigata dell’Aeronautica Militare dall’Aeroporto di Pisa. Per i cadetti era il primo volo di ambientamento, un battesimo dell’aria che rientrava nei programmi addestrativi interforze. Il loro morale era alto, fiero ed orgoglioso. Erano consapevoli che quella esperienza di volo per molti poteva rappresentare la possibilità di accedere alle scuole militari di volo degli Stati Uniti per intraprendere la carriera di pilota. Alle 15.05 il quadrimotore decolla dall’aeroporto di Pisa ma dopo quasi cinque minuti di volo l’aereo non rispondeva via radio alla torre di controllo.

Il C130 alle 15.10, forse per la fitta nebbia che avvolgeva interamente il monte Serra, urtò violentemente contro la montagna ad una altezza di 700 metri sul livello del mare. Dopo l’urto il tronco del veicolo cadde in fiamme sul crinale. Gli operatori di soccorso giunti sul posto del disastro, con profonda commozione e con molta difficoltà recuperarono le salme le quali dopo la fase di riconoscimento da parte dei parenti furono trasportate presso la Cappella dell’Aeroporto di Pisa. Dopo tre giorni dalla sciagura, nel piazzale dell’Accademia di Livorno alla presenza delle massime cariche istituzionali furono svolti i funerali di Stato. Le bare dei 38 giovani allievi cadetti, del loro Ufficiale accompagnatore e dei cinque Ufficiali e Sottufficiali del C130 erano schierate e allineate per l’ultimo saluto, avvolte nel tricolore, il sacro simbolo della Patria e accompagnate dalle toccanti note della Ritirata eseguita dalla Banda della Marina Militare.

Per ricordare e onorare il sogno di tanti giovani e promettenti Ufficiali è stato edificato in località La Gabella (Calci) un Sacrario - Faro, dove i parenti ogni anno, da quel dì, sfidando anche le intemperie si ritrovano per pregare, ricordare e omaggiare i loro cari ragazzi deceduti in quella orrenda sciagura.

Inoltre ogni anno gli Ufficiali appartenenti al corso Invicti si riuniscono, guidati dal loro Capo Corso, Ammiraglio di Squadra Cavo Dragone, attuale Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, per commemorare i caduti con una solenne cerimonia, ricordando i loro compagni chiamandoli per nome e rispondere all’unisono con un forte "Presente".

Questo articolo oltre a ricordare e onorare la memoria dei giovani cadetti rappresenta un personale omaggio e tributo di amicizia al caro Amico scomparso in quel fatidico giorno, Guardiamarina Fedele Marrano.

Il Presidente della Repubblica Italiana Leone rende omaggio ai 38 Allievi dell’Accademia Navale deceduti nell'incidente di volo il 3 marzo 1977.



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