L’artista arriva a un traguardo anagrafico importante e ci apre le porte della sua casa a Grottaglie, tra quadri, ricordi e affetti
Molto è stato detto e scritto su di lui, già da quando animava via Margutta in un ventennio pieno di frequentazioni mondane e suggestioni artistiche. Walter Scotti («Mio padre – dice – volle chiamarmi Walter per l’evidente assonanza con lo scrittore Scott») nelle sue biografie non ama rivelare l’anno di nascita, limitandosi a indicare il segno zodiacale (il Toro, segno stabile e fedele), ma un genetliaco così importante come quello che ricorre nel 2014 non poteva passare sottobanco facilmente. Auguri, quindi, Maestro!