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L'Apprendista Stagnino: buona la prima

Pubblicato da: Categoria: Flash news

11
GIU
2013

 

E' stata una giornata davvero speciale, quella che Martina Franca ha vissuto domenica scorsa. La prima edizione de "L'Apprendista Stagnino" ha riscosso un successo al di sopra di ogni aspettativa , coinvolgendo davvero tanta gente. Giusto il tempo di tirare il fiato e già si comincia a pensare a l'edizione del prossimo anno che, sicuramente, riserverà più di una novità. Intanto, dalla Fondazione Lino Cassano, arriva un comunicato stampa a chiusura dell'evento 2013: 

"Chi rimaneva incantato a guardare mani guidate da un’antica sapienza, chi si faceva scrivere il proprio nome dagli esperti di calligrafia, chi portava a casa una bambola di pezza fatta al momento. E poi, il gran finale, con un concerto di musiche accomunate dal ritmo sincopato, quello che ha fatto ballare tutta una piazza. Va oltre le più rosee aspettative il bilancio della prima edizione de L’apprendista stagnino - Giochi e mestieri di un tempo, l’evento voluto dalle sorelle Anna e Daniela Cassano, promotrici della Fondazione dedicata al padre Lino, e organizzata grazie alla collaborazione delle associazioni martinesi.

«Siamo commosse –hanno spiegato le sorelle Cassano- dall’affetto e dalla partecipazione dimostrata non solo dai martinesi che a vario titolo hanno contribuito all’evento, anche solo come spettatori, ma anche da tanta gente venuta da fuori. È stata una prima edizione che –come tutte le prime volte- è stata particolarmente impegnativa, ma i risultati ci hanno ampiamente ripagato in termini di coinvolgimento e di risposta del pubblico. È proprio il caso di dire “buona la prima!”, e appena passata l’euforia del momento potremo già pensare alla prossima edizione». 

Una domenica speciale, un tuffo nel passato e nelle tradizioni con dimostrazioni e laboratori: moscacieca, campana, “cinque pietre”, musiche tradizionali, orecchiette, taralli, antichi mestieri. Ce n’era veramente per tutti i gusti. Complice anche la prima vera giornata estiva dopo tanta pioggia, l’evento si è svolto nelle quattro Piazze del centro storico martinese e caratterizzato da appuntamenti dedicati anche alla poesia in vernacolo e alla musica, con il gran finale in Piazza XX Settembre che ha visto l’esibizione del gruppo di musica popolare dei Terraross, con tutti gli spettatori che hanno finito per ballare un unico, coinvolgente e gigantesco sirtaki.

Gli stand a tema conservavano come scrigni gli mestieri antichi: lo stagnino, il trullaro, il mugnaio, lo scalpellino, il cestaio, l’impagliatore, il sellaio, il calzolaio, il riparapiatti... In piazza Roma i laboratori di aquiloni, bambole, orecchiette, lavorazione del formaggio e di conserve hanno permesso di poter far pratica nella realizzazione dei prodotti. In Piazza Plebiscito, un campo a cielo aperto, i bambini si sono divertiti con i giochi tradizionali. Piazza Plebiscito, infine, era dedicata invece alle mostre di ceramiche e carrozze.

Lo sforzo organizzativo è stato intrapreso con un obiettivo fondamentale, come hanno spiegato gli organizzatori: «Riscoprire l’elemento “emozionale”, inteso come piacere di far parte del gruppo, di partecipare al gioco, in uno scambio reciproco di conoscenze». Resoconto positivo per la Fondazione Lino Cassano, grazie anche al valido contributo di uno staff che ha curato l’evento insieme alle sorelle Cassano: Fabio Gallone, Ernesto Lillo, Michele Mastrovito, Antonio Rodio, Pasquale Massafra, Giuseppe Basta, Marisa Rodio, Tonia Bufano, Mino D’Aversa e Titti Conserva.

Un evento totalmente gratuito per il pubblico e interamente finanziato e ideato dalla Fondazione Lino Cassano, che ha visto il coinvolgimento di bambini, anziani e dell’intera città, nel ricordo di un imprenditore che ha iniziato, da piccolo, proprio come apprendista stagnino."

Ci perdonerà Anna Cassano se abbiamo "frugato" nella sua bacheca Facebook, ma crediamo che il commento migliore sula manifestazione, è racchiuso nel suo ricordo di papà Lino:

"É da stamane che non faccio altro che piangere di gioia! Ieri per me si é realizzato un sogno, quello di fare in modo che mio padre venisse ricordato nel modo più vicino possibile al suo essere speciale.. semplicità, allegria, umiltà, energia, voglia di vivere e di ricordare le cose davvero importanti.. Questo ha caratterizzato il mio papà, e la "festa" di ieri ha ripercorso in tutto e per tutto ciò che per me l' ha reso unico e indimenticabile."

 



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