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Destabilizzati

Pubblicato da: Categoria: Flash news

9
SET
2013

 

Il Consigliere regionale del PdL, Pietro Lospinuso ha rivolto un’interrogazione al Presidente della Regione, Nichi Vendola e all’Assessore alle Politiche della Salute, Elena Gentile per conoscere “quali iniziative intenda assumere il Governo regionale per indurre anche la ASL di Taranto ad accedere alla stessa procedura per sanare il contenzioso in corso con i 51 dirigenti medici da essa ‘destabilizzati’”.
Lospinuso nel fare presente che “dopo la ASL Bat anche il Policlinico di Bari ha provveduto a sanare, tramite ‘conciliazione’, il contenzioso con i dirigenti medici ospedalieri ‘destabilizzati’ e che la Corte d’Appello di Lecce-Sezione di Taranto ha condannato la Asl di Taranto a reintegrare un dirigente medico, con l’aggravio del pagamento dei danni” chiede al governo regionale “perché non si adotta la stessa procedura per gli altri destabilizzati?”
Pietro Lospinuso inoltre, ribadendo i contenuti dell’apposita interrogazione già presentata in data 1 agosto scorso, ha diffuso la seguente nota:  “Rammentiamo tutti la grande enfasi con cui la maggioranza regionale dell’epoca si intestò le “stabilizzazioni” del personale ospedaliero nella passata legislatura, poi cassate dalla Corte Costituzionale. Ciò ha dato adito ad inevitabili contenziosi, con giustificatissime richieste sia di riconoscimenti di diritti comunque maturati, sia di risarcimenti di danni anche molto onerosi, mentre  i servizi ospedalieri venivano pesantemente depauperati con grave nocumento per il diritto costituzionale alla Salute dei cittadini pugliesi. A fronte di ciò, anche interpretando la volontà politica espressa dal legislatore regionale, la ASL BAT e il Policlinico di Bari opportunamente pervenivano ad una virtuosa conciliazione con gli interessati, mentre invece la ASL TA si costituiva in giudizio regolarmente soccombendo, e pare si appresti a perseverare ricorrendo anche in Cassazione.
Di fronte a tali stridenti difformità di comportamento di Aziende che pure rispondono alla stessa Regione, possiamo sapere quali colpe particolari abbiano gli operatori ospedalieri della provincia di Taranto per essere tanto ostinatamente discriminati rispetto ai loro Colleghi che hanno la fortuna di lavorare presso altre AASSLL, ed i cittadini della stessa Provincia per continuare ad essere a loro volta destinatari di  servizi sanitari ed ospedalieri pervicacemente depauperati rispetto ai loro corregionali, per un ennesimo eccesso di zelo della Direzione Generale in questione che rischia seriamente di costare al sistema sanitario regionale molto più di quanto possa rendergli?”
 


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