L'ombra dell'estorsione aggravata dal metodo mafioso si allunga sul rinnovo del Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Terra d'Otranto. É l'ipotesi di reato che ha portato Dda di Lecce e carabinieri a sequestrare atti e computer nell'Istituto di Credito salentino. Gli investigatori e il Pubblico Ministero Carmen Ruggiero che indagano sulle recenti elezioni per il rinnovo del Cda, sospettano che vi siano state pressioni sui 1950 soci per favorire la vittoria della lista del presidente uscente Dario Mazzotta, rieletto con 1147 voti contri i 525 del candidato Giulio Ferreri Caputi.