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Taranto/Truffa all'INPS: c'erano un'argentino, una venezuelana e un'albanese

Pubblicato da: Categoria: CRONACA

28
OTT
2014

 

Gli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Taranto hanno scoperto e denunciato  tre stranieri che percepivano indebitamente, da anni, l’assegno sociale, provocando così alle casse dell’INPS un danno di circa 100.000 mila euro.

L’attività è scaturita da una più complessa indagine coordinata, a livello nazionale, dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza, in collaborazione con i funzionari dell’INPS.

L’operazione è stata avviata con l’analisi dei dati relativi ai fruitori del beneficio economico, messi a disposizione dall’INPS, incrociati con le banche dati in uso alle Fiamme Gialle.

I controlli hanno riguardato la posizione di cittadini stranieri immigrati ultra 65enni, che avevano dichiarato una situazione di disagio economico.

L’assegno sociale, infatti, è uno strumento assistenziale, del valore massimo di circa 450 euro mensili, che viene corrisposto ai cittadini italiani e stranieri stabilmente residenti Italia, con più di 65 anni di età e in particolari situazioni disagiate.

Gli accertamenti condotti a Taranto, Statte e Leporano hanno permesso di individuare 3 persone (un argentino, una venezuelana e una albanese) che percepivano il trattamento assistenziale mediante accredito in conto corrente, pur avendo fatto ritorno ai loro paesi di origine, senza alcuna comunicazione ai fini della sospensione del beneficio, così come previsto dalla normativa vigente.

I tre sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per il reato di “Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato” ed all’INPS di Taranto, che ha provveduto all’immediata revoca dell’erogazione del beneficio.

Sono infine in corso le procedure per il recupero di quanto indebitamente percepito, pari complessivamente a circa 100.000 euro.

 



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