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Categoria: CRONACA
Dai microfoni del TG3 Puglia arriva la secca risposta dell'assessore alla sanità, Donato Pentassuglia, alle parole del leader dei Verdi, Angelo Bonelli (impegnato a Taranto nella presentazione del candidato alla presidenza della regione, Gregorio Marigiò). Bonelli ha dichiarato che non si aspettava "la candidatura dei responsabili del disastro ambientale e sanitario di Taranto" e ha chiesto a Michele Emiliano di far ritirare la candidatura a Donato Pentassuglia.
Per Donato Pentassuglia "l'onorevole Bonelli dovrebbe essere più prudente prima di lasciarsi andare a considerazioni inesatte e affatto consone con il suo più volte ostentato garantismo."
Infatti, nel processo "Ambiente svenduto", Pentassuglia non risponde di alcun reato di natura ambientale cose che Bonelli "assiduo nelle sue presenze alle udienze, dovrebbe sapere bene", tanto che la costituzione di parte civile del suo gruppo, è stata dichiarata inammissibile proprio nei confronti di Pentassuglia che si dichiara "estraneo a ogni vicenda relativa al processo" trovandosi suo malgrado coinvolto solo a causa dell'ex responsabile delle relazioni esterne Ilva, Girolamo Archinà, che lo cita in una telefonata con altro fiduciario della famiglia Riva.
Nessuna relazione è emersa tra le carte processuali tra Pentassuglia e le vicende Ilva.
Al contrario c'è da ricordare che Donato Pentassuglia, nella sua qualità di presidente della commissione ambiente, si è speso affinché approdasse in aula e fosse approvata una legge a tutela proprio del territorio tarantino (legge di cui è stato relatore) introducendo per la prima volta la valutazione di danno sanitario.
Pentassuglia, non nuovo a subire certi attacchi (arrivati anche da piccoli sciacalli di provincia), è stato dal primo minuto sereno rispetto alle contestazioni a lui mosse, "assolutamente infondate e prive di alcun riscontro probatorio."
Consapevole della sua assoluta innocenza, nel manifestare ancora una volta piena fiducia nel l'operato della Magistratura, Donato Pentassuglia invita Bonelli "a confrontarsi sulle questioni che riguardano i problemi della Regione, evitando inutili atti di sciacallaggio politico."
