L’indagine, denominata "Free Light", iniziata dai Carabinieri della Compagnia di Riccione nel marzo 2015, è culminata oggi, presso una dismessa pista di atterraggio di Ostuni, con il sequestro di un ultraleggero, appena atterrato e proveniente dall’Albania, con a bordo 130 kg di marjuana, e con due arresti eseguiti dai Carabinieri di Brindisi, su indicazione dei colleghi riminesi.
L’attività di indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia felsinea e dalla Procura ordinaria di Rimini ha consentito ai Carabinieri di Riccione, con la collaborazione della DCSA romana, di disarticolare un’associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, composta da soggetti albanesi dimoranti prevalentemente tra le province di Rimini e di Forlì-Cesena, che importavano marjuana dall’Albania, servendosi anche di un velivolo ultra leggero. In particolare l’organizzazione aveva la disponibilità di piantagioni di Marijuana in Albania ed in Italia con le quali provvedeva poi a rifornire prevalentemente la riviera romagnola, ma anche il litorale romano.
Oltre ai due arresti in flagranza di reato a Brindisi e ai 7 fermi d’iniziativa per associazione a delinquere eseguiti dagli inquirenti riccionesi nella serata di ieri sulla riviera romagnola, nel corso dell’indagine, sono stati complessivamente sequestrati circa 3 quintali di marijuna, con due piantagioni, 50 grammi di cocaina e tratte in arresto 8 persone e deferitene in stato di libertà altre 5.