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TOPI D´APPARTAMENTO

Pubblicato da: Categoria: LA MIA TAZZA VEGANA

8
SET
2016

Non ladro di denaro e gioielli, né tantomeno computer e televisori, il simpatico ma indesiderato ospite vuole a disposizione l’intera casa, cibo e comfort domestico.

In procinto di aprire il portone di casa e lasciare uscire l’ospite non gradito, chiesi alle tre donne sedute sulla panchina di fronte, sulla strada, di stare attente e di notare se uscisse o meno un topo. Ecco, io cercavo solo testimoni, qualcuno che mi confermasse che “mister topo” fosse uscito a fare una passeggiata; e invece è stato il modo più rapido per liberare la panchina. Le donne si sono rapidamente alzate, con occhi sbarrati dal terrore e con disgusto nel volto. Volatilizzatesi in un solo secondo grazie al povero topolino additato di essere portatore di malattie. 

Un recente studio pubblicato dall’OMS conferma che ratti e topi sono bacini di riserva di malattie trasmesse dall’animale all’uomo, le cosiddette malattie zoonotiche. In effetti, non possiamo nascondere che i topi possono diffondere malattie come la salmonella, la peste, la leptospirosi, il tifo, il colera, trasmesse all’uomo tramite i loro escrementi. Inoltre,attraverso il loro morso si può contrarre la ‘febbre da morso’, se il ratto è infetto da germi che si trovano anche nelle sue feci. 
Non tendiamo però a demonizzare un animaletto che, badate bene, non tiene affatto a sostare nella nostra casa, e per primo cerca la via di fuga. 
Cosa fare se in casa o in condominio abbiamo visite inattese, e come liberarsene senza ricorrere a crudeli trappole e veleni nocivi?
Uno dei rimedi naturali consigliati per liberarsi dei topi è quello di lasciare in alcuni punti strategici della casa un batuffolo di cotone imbevuto di olio essenziale di menta piperita o olio essenziale di eucalipto: l’odore risulterà sgradevole ai roditori che si allontaneranno dall’abitazione. 
Perché non cogliere l’occasione della presenza di un topo per adottare un gatto? Certo, non deve essere strumentalizzato ai meri fini di utile cacciatore e poi essere abbandonato; avere in casa un felino comporta responsabilità, cura e dedizione. In cambio il nostro amico a quatto zampe saprà ricambiare il nostro amore catturando l’ospite indesiderato. E’ il caso del singolare progetto di una società inglese che, in collaborazione con un rifugio per felini, ha deciso coniugare due necessità: quella di liberare le quattro mura da presenze non gradite e, fatto non da poco, trovare un’abitazione momentanea per gatti in cerca di un’adozione definitiva, offrendo il gatto in affido temporaneo. 
Se non fosse possibile adottare un gatto, allora c’è un rimedio davvero furbo. Basterà lasciare nei pressi dei possibili punti d’ingresso e nelle zone strategiche un po’ di lettiera usata: l’odore di urina indurrà il topo a pensare che è presente un possibile predatore recandosi altrove. 
Sono disponibili in commercio anche emettitori di ultrasuoni che disorientano il topo e lo spingono a lasciare l’abitazione senza provocargli alcun danno.
Altre soluzioni naturali? Mettete in dispensa una confezione di bicarbonato di sodio. Si tratta infatti di un altro deterrente del tutto ecologico e sicuro, che può esser facilmente distribuito nei punti ritenuti più a rischio.
Un altro ottimo repellente naturale è rappresentato da una mistura di olio, aglio, pepe e rafano, che può essere spruzzata sulle tubazioni o agli angoli della casa.
Altre soluzioni restano quelle che fanno riferimento al buon senso: sigillare il cibo in dispensa, per limitare fonti di approvvigionamento e ridurre al minimo avanzi di cibo, tenere lontani dalla propria casa i contenitori della spazzatura. Crepe nelle pareti o tubature e condotti dell’aria restano possibili vie di accesso dei topi, pertanto abbiate cura di sigillarle. 
Queste alternative naturali risultano essere efficaci per tenere lontano ospiti indesiderati come i ratti e i topi, purtroppo per suocere o altri parenti escogiteremo altre soluzioni!
 
FOCACCIA DOLCE ALL’UVA NERA
 
INGREDIENTI
- 1 tazza di farina integrale
- 1/2 tazza di zucchero di canna
- 3 cucchiai di farina di noci 
- 2 cucchiai di amido di frumento
- 250 g di uva nera
- 1/2 bicchiere di olio di semi
- latte di soia q.b (o acqua)
- 1 bustina di lievito vanigliato
- 1 vasetto di yogurt di soia naturale
- buccia di un limone bio
 
Preriscaldare a 180° il forno ventilato. Frullare le noci, riducendole in polvere e aggiungere in una ciotola capiente la farina, lo zucchero di canna, l’amido di frumento e il lievito e mescoliamo. Aggiungere la buccia del limone bio e versare il latte di soia o l’acqua, lo yogurt e l’olio di semi.
Tagliare gli acini di uva e togliere i semi all’interno. 
Mescolare il composto fino ad ottenere un composto denso, come una pastella, versarvi all’interno una parte di uva, lasciandone un po’ da parte per la copertura.
Prepariamo una teglia foderandola con carta forno e versare all’interno l’impasto, decorare con l’uva nera avanzata.
In forno per 25 minuti a 180°.
 
P.S Una valida alternativa all’uva nera sarà utilizzare la frutta di stagione come i fichi, abbinati alle mandorle.
 
 
 


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