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La minaccia del sole a catinelle

Pubblicato da: Categoria: Curiosità

17
APR
2018

Lo sapevate che il cambiamento climatico porterà ad un innalzamento delle temperature e che il clima del Friuli sarà paragonabile a quello della Puglia? Senza contare che una tazza di cacao o caffè sarà sempre di più un lusso

Negli ultimi anni l’impatto dei cambiamenti climatici sui sistemi naturali e nei settori socio-economici è stato oggetto di studi condotti da Università, centri di ricerca, enti, coinvolgendo l’intero globo e producendo effetti molteplici collegati da complesse relazioni con conseguenze su animali, vegetali, ambienti terrestri e marini. Nel corso della storia significativi cambiamenti delle condizioni climatiche hanno prodotto ripercussioni sempre più tangibili a diversi livelli, ma un cambiamento delle condizioni medie climatiche e la loro variabilità avrà delle conseguenze dirette e indirette soprattutto nel settore primario, implicando l’ecosistema, le produzioni, l’allevamento ad esempio qualità/quantità di cibo, produzione variabile di latte, benessere animale etc. La riduzione della stagione di crescita, dovuta alle temperature medie più elevate ed una maggiore variabilità climatica,  potrebbe portare una riduzione delle rese dovuta alla gravosa incidenza dei danni di origine meteorologica come sbalzi termici, piogge consistenti, vento, gelate tardive. La conseguenza inevitabile sarà l’aumento dei costi di produzione per la necessità di ripristinare le condizioni fisico/chimiche degli habitat. Il clima influisce sui sistemi naturali, determinandone non solo la composizione e la produttività, ma anche la loro struttura e funzione. L’effetto maggiore si ripercuoterà sulla disponibilità di risorse idriche e sul degrado dei suoli (erosione, salinizzazione, inquinamento, riduzione della fertilità), sul dissesto idrogeologico, sulla riduzione di biodiversità (vegetale ed animale), sulla salute (patologie animali e vegetali). Le conseguenze del cambiamento climatico riguardano anche altri sistemi e settori. Le stagioni estive, calde e aride, hanno innescato fenomeni di deperimento e mortalità delle foreste causando, in alcuni casi, anche la morte degli alberi. Le condizioni di stress idrico, intenso e/o prolungato, mettono in crisi la vulnerabilità di diverse specie arboree. Il cambiamento climatico porterà ad un innalzamento delle temperature e conseguente riscaldamento globale ed il bacino mediterraneo sarà la zona maggiormente interessata dal fenomeno del surriscaldamento. Il clima del Friuli sarà paragonabile a quello della Puglia e i mari conosceranno un potenziale innalzamento. A livello globale, le coltivazioni di cacao e caffè saranno fortemente ridimensionate e aumenteranno le importazioni di frutta e verdura da climi più temperati. Questi aspetti sono stati oggetto di approfondimento da parte dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia che ha condotto una ricerca multidisciplinare (marzo 2018, http://www.meteo.fvg.it) che tiene conto dei diversi approfondimenti voluti dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in grado di fornire strumenti per raccogliere e convogliare verso un obiettivo comune la conoscenza prodotta a livello nazionale sui cambiamenti climatici e i loro impatti. Quali saranno gli esiti di questi studi se non verrà messa in atto una diffusione di pratiche di adattamento ai cambiamenti climatici? Non adottare strategie idonee porterà la minaccia del sole a catinelle ad una probabile irriconoscibile realtà.



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