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Durante il sonno alcuni neuroni fanno dimenticare i ricordi inutili

Pubblicato da: Categoria: Curiosità

30
NOV
2020

La nostra testa sarebbe talmente sovraffollata da lasciarci in un caos che non ci permetterebbe quasi di vivere, sei ricordi non svanissero mai, se qualunque esperienza si fissasse nella mente in modo indelebile. Il meccanismo che consente di filtrare, selezionare i nostri ricordi fa parte del funzionamento normale della memoria ed una teoria consolidata. Alcuni ricercatori riportano di avere individuato, tra i molti circuiti nervosi che regolano la memoria, un gruppo di cellule che svolge il compito preciso di liberare il cervello dai ricordi inutili. Si tratterebbe di neuroni che appartengono all’ ippocampo la struttura cerebrale di cui da tempo è noto il ruolo centrale nella memoria. Durante il sonno, quando il cervello è impegnato attivamente nel filtrare ed elaborare le esperienze del giorno, prima di consolidarle nella memoria, questi neuroni verrebbero disattivati proprio per consentire il lavoro di cancellazione.I ricercatori, appartenenti a università giapponesi e americane, hanno aggiunto diversi dettagli importanti su come funziona questo meccanismo. Studiando la fase del sonno rem nei topi, hanno scoperto che un gruppo di neuroni, gliMelaninConcentratingHormone, esprimono l’ormone concentrante melanina, sono attivi solo durante questa particolare fase, caratterizzata da movimenti rapidi degli occhi, e ritenuta quella in cui gli esseri umani sognano in modo vivido. Attivandosi, questi neuroni inibiscono un gruppo di neuroni dell’ippocampo noti come la centralina della memoria.Per studiare il meccanismo, i ricercatori hanno utilizzato una tecnica detta optogenetica, che consente di attivare o disattivare specifici gruppi di neuroni, e hanno poi sottoposto gli animali da esperimento a test di memoria in diverse condizioni. Hanno visto che se le cellule erano state attivate, gli animali peggioravano nel compito di memoria, e non ricordavano quale oggetto avevano già annusato. Se viceversa i neuroni venivano disattivati, i topi mostravano di distinguere l’oggetto già incontrato. Questo effetto, però, si manifestava solo se i neuroni erano stati inibiti durante il sonno rem. Lo studio suggerisce che questi neuroni dell’ipotalamo aiutano il cervello a dimenticare le informazioni non importanti, a liberare risorse di memoria per il giorno successivo. Il fatto che siano attivi soprattutto durante il sonno rem potrebbe spiegare anche perché, al risveglio, la maggior parte delle volte non ricordiamo i sogni.



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