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CALCIO/Martina devi accelerare

Pubblicato da: Categoria: SPORT

31
GEN
2014
Persi tre punti in due secondi, contro Aprilia e Casertana, i biancoazzurri fanno visita ad un Lamezia malandato senza Petrilli, Montalto e De Martino
 
L’As Martina rischia di mandare in archivio questa strana stagione di seconda divisione di Lega Pro come il campionato delle occasioni perse. Strana, è bene dirlo fino alla noia, per la formula cervellotica con cui è stata programmata: zero retrocessioni in C1; 9 retrocessioni su 18 squadre in C2; il tutto per passare da 67 a 60 squadre in un anno. Non ci vorrebbe la zingara per capire che sarebbe bastato aumentare le retrocessioni e nel giro di due anni il risultato sarebbe stato lo stesso. Si sarebbero evitati tutti i rischi derivanti dal calcio scommesse e in campo magari si sarebbe visto meno terrore e più spettacolo. E sugli spalti qualche tifoso in più. La scelta è probabilmente frutto di altre logiche. Una di queste è sicuramente la disponibilità economica delle squadre, divise- o se preferite discriminate- fra ricche e povere dalla necessità di fare il minutaggio per ricevere i contributi, oppure no. E mentre ci chiediamo ancora quali siano le altre, assistiamo ad un girone B dall’andamento lentissimo e magmatico, a tal punto da contare a centro classifica 12 squadre in 7 punti, tutte con l’obbiettivo di arrivare il più in alto possibile per sperare che in agosto, tra un fallimento e l’altro, arrivi l’agognato ripescaggio. Già perché di queste 12 sorelle, solo 5 beneficeranno della permanenza diretta nella serie C unica, sempre che abbiano poi il cash necessario per iscriversi al prossimo torneo. Cosenza, Teramo, Casertana e Foggia faranno un campionato a parte. E guarda caso tre di queste quattro sono delle ripescate e non fanno il minutaggio. Capito come?
Il Martina dicevamo. La piccola rivoluzione di gennaio ha portato in biancoazzurro 2 allenatori e 8 nuovi calciatori – Frasciello, Kalombo, Diop, De Martino, Arcidiacono, Guadalupi, Montalto e Lescano – salutando due allenatori e altri 6 calciatori– Nucera, Belli, Bilello, Belleri, Rocchi e De Vita, con Camassa reintegrato in Berretti. Possibili partenti anche Gai e Bozzi. Probabile arrivo quello di una punta forte, capace di fare tanti gol. Sicuramente ottimo l’inserimento di Arcidiacono, giocatore che non si risparmia e che sa dare qualità e quantità. Buono quello di Kalombo. Meno positivo l’esordio di Montalto e De Martino, espulsi entrambi per eccessivo temperamento. Da rivedere Guadalupi, impiegato solo una volta da titolare e nemmeno nel suo ruolo. Da vedere ancora gli altri. Intanto Napoli cerca di modificare l’atteggiamento della squadra in trasferta. Ad Aprilia si è visto un Martina troppo arretrato nel primo tempo, ingiudicabile nella ripresa per via di un campo al limite della canoa. Contro la Casertana è arrivata la prima sconfitta della sua gestione, molto immeritata, è bene dirlo. La spietatezza del calcio ha negato la vittoria al Martina all’ultimo secondo ad Aprilia, e l’ha condannata alla sconfitta all’ultimo secondo della domenica successiva in casa. 
Due secondi sono valsi tre punti, che avrebbero ridotto la distanza dall’ottavo posto a 3 lunghezze. Ora invece le lunghezze sono 6, ed è fondamentale che il Martina riesca a vincere qualche partita di fila, per incrementare la media punti tenuta dall’inizio dell’anno. Dal giro di boa in poi, l’ottavo posto si sposta di un punto a partita, avvicinarlo non è difficile, ma nemmeno facile. Per farlo è necessario vincere. Cioè fare gol e prenderne meno. E a Lamezia domenica prossima non sarà proprio la cosa più semplice da fare. Senza Petrilli, Montalto e De Martino, il Martina troverà un ambiente ancor più ostico di quanto non lo sia per definizione. L’ultima vittoria dei calabresi risale all’8 dicembre (2 a 1 al Poggibonsi); da allora 2 pareggi e 4 sconfitte. Dopo l’ultima in casa i tifosi sono scesi negli spogliatoi ad esigere maggior impegno dai propri beniamini. La domenica successiva, nel derby contro il Cosenza è andata peggio: sconfitta per 3 a 0. Al “D’Ippolito” domenica prossima il destino dei bianco verdi incrocerà quello del Martina. E’ evidente che il destino certe volte vaga un po’ per conto suo.
 
 


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