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Sognando Pelè

Pubblicato da: Categoria: SPORT

28
MAR
2014
E’ il più giovane della rosa dell'A.S. Martina, l'attaccante argentino Facundo Lescano si racconta a Extra: “Vorrei fare la metà delle cose che ha fatto mio nonno…”
 
Facundo Lescano, in campo e per gli amici Faca, è uno degli ultimi attaccanti arrivati al Martina con la compagna acquisti del gennaio scorso. Classe 1996, Faca è il più giovane dei giocatori biancoazzurri, il suo idolo è Maradona, ma un giocatore a cui s'ispira è Radamel Falcao. Lescano è in prestito dal settore giovanile del Genoa, ma la sua storia, come ci racconta in una breve intervista, è legata, in parte, alla Puglia.
Originario di Buenos Aires, data la difficile situazione economico-politica in Argentina, Faca si trasferisce nel 2004 a Lecce con la sua famiglia: suo padre aveva giocato a pallavolo nel Calimera e aveva dei contatti nella zona. Qualche anno dopo grazie ad un provino viene notato da alcuni osservatori dell'Inter. Non potendo trasferirsi a Milano per via dell’età, può solamente partecipare ad alcuni tornei con la maglia neroazzurra. Ma lì non è facile trovare spazio, quindi nel 2010 decide di accettare le lusinghe del Genoa Calcio. Si è detto felice di essere qui a Martina: “I compagni, tutti più grandi di me, mi hanno accolto bene e mi danno tanti consigli, i tifosi si fanno sentire e supportano la squadra con passione. Domenica scorsa ad Ischia è stato davvero bello averli con noi! In più, qui a Martina, a differenza di Genova, ho l'occasione di entrare in partita e giocare” infatti Faca ha esordito due settimane fa, alla fine di una partita non troppo fortunata per i nostri, Martina vs. Melfi, finita tristemente 2 a 0, ma nonostante l'impossibilità di ribaltare un risultato ormai chiaro,  in quella manciata di minuti, è stato possibile notare che, come si direbbe da queste parti, “il ragazzo promette bene”! Sarà perché è figlio d'arte, o meglio nipote, suo nonno materno, infatti, di origini italiane, udinesi per la precisione, è Silvio Marzolini, difensore della nazionale argentina dal 1960 al 1969, giocò due Mondiali, nel 1962 e nel 1966, dove si ritrovò di fronte un certo Pelè. In quest'ultima occasione la stampa lo considerò il miglior terzino sinistro del torneo. E a proposito di suo nonno, Faca ci confida, con occhi vispi e pieni di speranze: “Se nella mia carriera calcistica  riuscissi a fare almeno la metà delle cose che ha fatto lui, mi considererei già soddisfatto!” E noi non possiamo che fargli il nostro in bocca a lupo!
 


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