Alla vigilia dell’ultima trasferta per la Due Esse Basket in casa della “corazzata” Trapani, con il coach milanese facciamo il punto sul campionato dei bluarancio. Un torneo che non conoscerà sosta: il 30 dicembre al PalaWojtyla arriva Scauri
Dopo aver ritrovato il feeling con la vittoria –e i punti- nell’ultimo turno –il dodicesimo della stagione- di Serie B Nazionale in casa contro Gaeta per 87 a 69, la Due Esse Basket Martina si appresta alla “faticosa” trasferta di Trapani. Faticosa per la distanza da coprire, per di più in prossimità delle festività natalizie, ma soprattutto per l’alto valore dell’avversario, reduce dallo “scivolone” di Pescara, dove i siciliani hanno ceduto il passo agli abruzzesi per 98 a 88. Con coach (non provate a chiamarlo “mister”) Massimo Meneguzzo abbiamo fatto il punto in casa bluarancio, alla vigilia dell’ultimo impegno lontano dal PalaWojtyla in programma domenica 23 dicembre (ore 18) che precederà l’ultima gara casalinga del 2012 prevista una settimana più tardi (30 dicembre, ore 18) contro Scauri. Lui, a meno di un ricorso da parte della società, non siederà in panchina per la squalifica inflitta dalla commissione disciplinare, ma è chiara la strada che indica ai suoi uomini: «Non possiamo assolutamente seguire il ritmo dell’avversario, superiore rispetto al nostro, e dobbiamo gestire ogni pallone come se fosse “oro”».
Coach Masimo Meneguzzo, qual è lo stato d’animo della squadra dopo il successo ottenuto nell’ultimo turno contro il Gaeta?
«Le vittorie, come al solito, portano entusiasmo. Abbiamo ripreso una strada che avevamo iniziato convivendo con le difficoltà dovute a delle rotazioni limitate. Avere un giocatore come Igor Raskovic fermo da tre settimane, ci ha portato a lavorare a ranghi ancora più ridotti».
Come giudica la prova dei suoi contro la squadra laziale?
«Era una partita molto importante perché dovevamo smuovere la classifica, riprendendo il passo giusto per centrare il nostro obiettivo rappresentato dal pass per i playoff. Siamo stati più che mai positivi. Abbiamo avuto un Paolo Graziani estremamente produttivo: oltre a confermarsi difensore arcigno, è stato protagonista di una prova maiuscola, dando il proprio contributo anche in fase offensiva, considerata l’assenza di un terminale come capitan Raskovic».
In che misura sta pesando l’assenza di Raskovic per le “geometrie” della squadra?
«Abbiamo un roster costruito con un under in più rispetto alle altre squadre del girone. Ora con l’assenza di Raskovic ne utilizziamo ancora uno in più. Questo ci porta ad avere dei cali in termini di esperienza e di intensità nel corso della partita che possono rivelarsi decisivi per il risultato finale, come, per esempio, a Roseto dove abbiamo preso 37 punti in un solo quarto».
Per quanto tempo ne avrà ancora il capitano bluarancio?
«Igor è nelle mani del preparatore fisico e del nostro fisioterapista. Proveremo a verificarne le condizioni per schierarlo nella trasferta di Trapani. Al momento, le percentuali sono 50 e 50».
Come considera l’apporto dei giovani alla causa duessina in questo momento di “emergenza”?
«Siamo consapevoli di aver preso tre giovani su cui puntiamo tantissimo, ma sappiamo che devono ancora crescere e fare le loro esperienze. Siamo pazienti e fiduciosi perché, nel lasso di tempo trascorso con noi, hanno fatto registrare passi in avanti e di certo non sono stati a guardarsi allo specchio».
Domenica 23 dicembre (ore 18) ultima trasferta del 2012 in casa del Trapani, imbattuta davanti al proprio pubblico in questo campionato e reduce dal passo falso di Pescara. Che avversari saranno i siciliani?
«Una squadra con obiettivi totalmente diversi dai nostri, loro puntano alla promozione e di conseguenza possono contare su un organico competitivo per centrare tale obiettivo. Il loro roster è costruito con giocatori di categoria superiore, approdati in Sicilia per compiere il grande salto, davanti a un grande pubblico molto competente. Per noi sarà una partita che ci permetterà di fare esperienza in ottica playoff. Con la massima umiltà, affronteremo questa corazzata e cercheremo di “buttare un po’ di sassi nei loro ingranaggi”, provando a metterli in difficoltà».
In ottica classifica, quant’è importante questa sfida considerati i due punti che separano le due squadre?
«Noi non avremo nulla da perdere, le pressioni saranno tutte per i padroni di casa. Loro non hanno steccato una gara casalinga: sei vittorie su sei disputate. Non fare risultato, ci starebbe. Se riuscissimo, invece, a fare il colpaccio passeremmo un bel Natale (ride, ndr)».
Quali errori commessi a Roseto (ultima “amara” trasferta bluarancio) non può permettersi di ripetere la Due Esse Basket contro il Trapani?
«Non possiamo assolutamente seguire il ritmo dell’avversario, superiore rispetto al nostro, e dobbiamo gestire ogni pallone come se fosse “oro”. Dobbiamo limitare gli errori in difesa e avere la consapevolezza che possiamo “attaccare il ferro” contro tutti. Basta essere operativi, in fase di possesso e di non possesso della palla. Se seguiamo questa strada, siamo a metà dell’opera».
Il campionato della Due Esse Basket non va per niente in vacanza, il 30 dicembre al PalaWojtyla arriva Scauri, un’altra bella battaglia dove far valere il fattore campo.
«Assolutamente sì. Per raggiungere i playoff dobbiamo capitalizzare al meglio le partite casalinghe. Abbiam già perso due gare (contro Francavilla e Ostuni, ndr) per tre punti e, di conseguenza, abbiamo già dato. La preparazione della gara contro Scauri sarà particolare perché ci saranno le festività natalizie di mezzo, pertanto dovremo far fronte ad alcune difficoltà di tipo logistico. Ci saranno dei giocatori del nord che torneranno a casa per trascorrere il Natale in famiglia, com’è giusto che sia. Chi ha redatto il calendario, non ha tenuto conto di questo».
Quali sono i punti che più di altri mancano all’appello nel bottino stagionale dei bluarancio?
«Indubbiamente le sconfitte casalinghe contro Francavilla e Ostuni. Se noi avessimo quei quattro punti, potremmo essere paragonati al Francavilla, la vera rivelazione del campionato».
A parte il Basket Nord Barese, tutte le altre squadre che stazionano nella parte medio alta della classifica hanno le stesse armi.
«La Nord Barese farà campionato a sé, d’altronde ci sono dei budget completamente diversi. Con quello che ha speso la società, è giusto che raccolga questi risultati».
Cosa, secondo lei, farà la differenza per staccare il pass per il playoff?
«Vincere le gare casalinghe e giocarsela su ogni parquet».
Tornando ai giovani. Alessandro Fedele, Pierclaudio Di Bello e Vincenzo Micoli si stanno mettendo in luce con i colori della Basket School in Serie D. Quanto è importante per la loro crescita questa esperienza?
«Tanto. I campionati che loro disputano a livello giovanile non sono eccelsi. Per loro rappresenta una grande opportunità per crescere. Non avendo la possibilità di farli giocare con una certa continuità in prima squadra, è giusto che facciano questo tipo di esperienza accanto a gente esperta».
Concludendo, quale augurio vuole rivolgere ai tifosi bluarancio e a tutti gli sportivi martinesi?
«Mi auguro un 2013 meno problematico in tutti i sensi. Auspico serenità affinché ognuno possa portare avanti la propria attività senza avere problemi. Mi rendo conto che, durante le gare interne, non c’è l’affluenza di una volta ed è facile capirne il motivo. Mi auguro rivedere la magia del Palazzetto, per me ma soprattutto per tutti coloro che lavorano in settimana per il bene di questa squadra. Buone feste e un sereno Natale a tutti gli sportivi martinesi».